Vaticano, vittime pedofilia contro Corte Europea: «Impunità? Stupido negare il nesso con le diocesi»

Vittime pedofilia contro Corte Europea: «Impunità Vaticano? Stupido negare il nesso con le diocesi»
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 13 Ottobre 2021, 15:32 - Ultimo aggiornamento: 15:33

Le vittime della pedofilia, riunite nel più grande network mondiale che da anni si batte contro questa piaga, insorgono con rabbia davanti alla decisione della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che ha respinto la causa di 24 sopravvissuti agli abusi, stabilendo che il Vaticano non può (ne potrà mai) essere citato in giudizio in nessun tribunale perché gode della sovranità propria degli Stati. Secondo Snap – il network delle vittime – si tratta di una decisione paragonabile a un «irritante promemoria dell'impunità del Vaticano, resa possibile dal suo status di stato sovrano».

Pedofilia, il Vaticano non può essere denunciato insieme ai sacerdoti citati dalle vittime: per la Corte Europea la Santa Sede vale l'immunità

Negare che vi sia la mano del Vaticano nelle decisioni e negli orientamenti delle diocesi del mondo è «sciocco. Tutte le strade portano a Roma e tutti gli abusatori cattolici - afferma Snap - nel mondo sono stati facilitati nella loro fuga dalla giustizia nazionale da decisioni politiche che hanno avuto origine lì, a Roma.

Questo male è passato attraverso la porta di ogni parrocchia. Sappiamo che nulla cambia se nulla cambia»..

La causa

La causa finita davanti alla Corte europea ha avuto come protagonisti 24 vittime provenienti da Belgio, Olanda e Francia, tutti abusati da bambini. Si sono rivolti alla Corte europea dopo che i tribunali belgi hanno stabilito che non avevano giurisdizione data l'immunità della Santa Sede come stato sovrano. 

«Siamo rattristati per i sopravvissuti e disturbati dalla sentenza e crediamo che le vittime meritino di meglio dai tribunali secolari. Il Vaticano è tutt'altro che un paese ordinario. È un'enclave murata all'interno della città italiana di Roma che occupa solo 110 acri. Nel 2015, la sua popolazione è stata stimata in 842 persone. Eppure questo "stato" è anche il centro della più grande organizzazione religiosa del mondo. Nella sentenza si dice che il Papa non è il capo dei suoi vescovi e che la Santa Sede non ha autorizzato la copertura degli abusi da parte dei vescovi. Ma si tratta di una tesi falsa e dimostrabile» spiegano ancora. 

«L'immunità sovrana non dovrebbe essere applicata a una religione mascherata da paese, crediamo, specialmente quando viene invocata per evitare la responsabilità di violazioni dei diritti umani avvenute al di fuori del suo piccolo territorio. Il recente rapporto della Francia ci dice che il numero stimato di vittime in quel paese, con una popolazione cattolica di 27 milioni, era di 330.000. Estrapolando dalle informazioni dell'indagine francese, l'Olanda, che ha una popolazione cattolica di 4 milioni, ha probabilmente 50.000 sopravvissuti agli abusi. Il Belgio, con 6 milioni di cattolici, altre 75.000 vittime. Questi uomini e queste donne meritano una possibilità di giustizia e di guarigione perché le politiche stabilite nella sede romana sono state la fonte della loro sofferenza» annotano ancora le vittime.

 

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