Covid, la maratona di preghiera termina lunedì in Vaticano: record di adesioni nel mondo

Covid, la maratona di preghiera termina lunedì in Vaticano: record di adesioni nel mondo
di Franca Giansoldati
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Giovedì 27 Maggio 2021, 13:23

Città del Vaticano - Una catena spirituale, continua, di sottofondo che è partita il 1 maggio da Roma, ha attraversato l'oceano, si è spostata in Africa, in Asia, ha transitato per i maggiori santuari mariani del mondo - da Aparecida a Fatima, da Medjugorie a San Giovanni Rotondo, da Lourdes a Loujan - per tornare, il prossimo lunedì 31 maggio, in Vaticano dove Papa Francesco concluderà il mese di preghiera per invocare la fine della pandemia e la ripresa delle attività lavorative e sociali, recitando il Rosario nei Giardini Vaticani, alle ore 17:45. In particolare si pregherà anche per la fine della violenza domestica che in questo anno di pandemia ha messo in pericolo soprattutto donne e bambini.

Il Papa aveva aperto il mese di maggio con una preghiera dinanzi all’icona della Madonna del Soccorso nella Basilica di San Pietro, dopodiché, trenta Santuari nel mondo si sono succeduti nella “maratona” di preghiera.

L’iniziativa organizzata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha raccolto un vastissimo consenso e un coinvolgimento da ogni parte del mondo, sia di tanti Santuari, sia di Parrocchie e Associazioni, coinvolgendo il popolo e i Vescovi locali.

Seguendo le dirette attraverso i mezzi di comunicazione è stato possibile per milioni di persone pregare ogni giorno il Rosario nella maniera in cui ogni cultura e ogni Paese lo esprime naturalmente. Le varie culture hanno colorato la preghiera che ha manifestato la solidità della fede delle comunità cristiane nel mondo.

Come segno conclusivo Papa Francesco ha voluto rivolgere la preghiera a una immagine della Madonna verso la quale è molto devoto, la Vergine Maria che scioglie i nodi. L’icona che ritrae questa particolare rappresentazione della Vergine si trova ad Augsburg, in Germania e consiste in un dipinto olio su tela realizzato dal pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner intorno al 1700, attualmente ubicato presso la chiesa di St. Peter am Perlach.

Papa Francesco manifesta da sempre una forte devozione verso questa immagine e ne ha diffuso il culto particolarmente a Buenos Aires e in Argentina. Il dipinto rappresenta la Madonna intenta a sciogliere i nodi di un nastro bianco teso da due angeli, attorniata da scene bibliche simbolicamente riferite a immagini di speranza, misericordia e di vittoria sul male.

 La scelta di questa immagine vuole rappresentare una preghiera particolare perché la Madonna interceda per “sciogliere” le sofferenze che hanno vincolato il mondo in questo tempo di crisi sanitaria, ma anche economica, psicologica e di rapporti sociali.

Papa Francesco affida alla Vergine cinque intenzioni di preghiera, cinque “nodi” da sciogliere, per alimentare la speranza negli uomini. Il primo nodo da sciogliere è quello della relazionalità ferita, della solitudine e dell’indifferenza, divenute in questo tempo più profonde. Il secondo nodo è dedicato alla disoccupazione, con una particolare attenzione a quella giovanile, femminile, dei padri di famiglia e di chi sta cercando di difendere i propri dipendenti. Il terzo nodo è rappresentato dal dramma della violenza, in particolare quella scaturita in famiglia, in casa tra le mura domestiche, verso le donne oppure deflagrata nelle tensioni sociali generate dall’incertezza della crisi.

Il quarto nodo si riferisce al progresso umano, che la ricerca scientifica è chiamata a sostenere, mettendo in comune le scoperte perché possano essere accessibili a tutti, soprattutto ai più deboli e poveri. Il quinto nodo da sciogliere è quello della pastorale: le Chiese locali, le parrocchie, gli oratori, i centri pastorali e di evangelizzazione possano ritrovare entusiasmo e nuovo slancio in tutta la vita pastorale e i giovani possano sposarsi e costruire una famiglia e un futuro.

La celebrazione del Rosario inizierà con una processione solenne, guidata dal Vescovo di Augsburg. Accompagneranno la processione i bambini che hanno ricevuto la prima Comunione della parrocchia di Santa Maria della Grotticella a Viterbo, che per prima in Italia ha messo a disposizione i propri locali per la Asl di Viterbo in modo da allestirvi un centro vaccinale; i ragazzi cresimati della parrocchia di San Domenico di Guzmán, un gruppo scout di Roma, alcune famiglie e alcune religiose in rappresentanza dell’intero popolo di Dio. I giovani dell’Associazione Pietro e Paolo trasporteranno l’icona della Madonna, a cui faranno da picchetto d’onore le Guardie Svizzere e la Gendarmeria Vaticana. La processione sarà animata dal coro della diocesi di Roma e dal Complesso Bandistico di Arcinazzo Romano. Si avvicenderanno alla preghiera dei giovani dell’Azione Cattolica, alcune famiglie composte da neo-sposi o in attesa di un bambino e una famiglia di persone sorde dove è nata una vocazione religiosa.

 La preghiera verrà trasmessa in diretta sui canali ufficiali della Santa Sede.

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