Il nuovo vescovo di Honk Kong farà l'equilibrista tra Vaticano e Cina, «prego per vittime Tienanmen»

Il nuovo vescovo di Honk Kong farà l'equilibrista tra Vaticano e Cina, «prego per vittime Tienanmen»
di Franca Giansoldati
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Martedì 18 Maggio 2021, 14:28

Città del Vaticano – Le prime parole che ha pronunciato monsignor Stephen Chow, gesuita, plurilaureato (una laurea anche ad Harvard) sono state dettate da realismo e diplomazia nonostante abbia annunciato di voler pregare per le vittime della strage di piazza Tiananmen, di cui ricorre il 32esimo anniversario il 4 giugno prossimo.

Sarà certamente una figura di mediazione quella del nuovo vescovo di Hong Kong nominato lunedi' da Papa Francesco.

La sua era una nomina attesa da due anni e mezzo (da quando era morto il predecessore Ming-Cheung) e il vuoto aveva generato subito scontri all'interno della Chiesa tra candidati opposti, più o meno rigoristi nei confronti della Cina. Da una parte i sostenitori di un confronto senza cedimenti per contrastare le oppressioni di Pechino, come affermava con rigore il cardinale Zen (arrivato anche ad accusare e offendere il cardinale Parolin di essere un bugiardo troppo accondiscendente nei confronti del governo comunista di Pechino); dall'altra i candidati dialoganti, sulla linea portata avanti da Papa Francesco e dal segretario di Stato, Parolin.

VATICANO-CINA - L'accordo biennale tra la Santa Sede e la Cina, rinnovato da poco, è stato all'origine di un malumore sotterraneo, carsico, persistente tra le gerarchie cattoliche, anche perchè i problemi che ha generato il trattato sulla nomina dei vescovi sono affiorati ciclicamente in questo periodo di prova. Comunità cinesi appartenenti alla Chiesa sotterranea che continuano ad essere vessate, preti che subiscono intimidazioni se non si iscrivono all'albo controllato dal governo, in alcune zone persino l'obbligo a far sparire i crocefissi dalle case e sostituirli con un ritratto di Mao Tse Tung. Ad Hong Kong, dopo che è stata approvata la nuova legge sulla sicurezza e si è fatto asfissiante il controllo di Pechino, la comunità cattolica si è ulteriormente stressata vedendo che il Vaticano in questi anni non ha speso una parola su quello che stava accadendo nella ex colonia britannica.

Chow nelle sue prime dichiarazioni dopo la nomina ha evitato di soffermarsi sulle domande dei giornalisti riguardanti la Cina e le tematiche di liberta' religiosa affermando che la «prudenza e' anche una virtu'», e ha parlato della sua nomina, che ha deciso di accettare dopo una lettera di Papa Francesco. Il vescovo ha poi dichiarato di non sapere se il Vaticano abbia informato la Cina della nomina, che non ricade comunque all'interno dell'accordo tra Cina e Vaticano sulla nomina dei vescovi, rinnovato a ottobre scorso. Il nuovo vescovo, citato dall'emittente Rthk, si e' detto «rattristato» per gli episodi di rimozione dei crocefissi nelle chiese cinesi, ma ha dichiarato di non volere usare la parola "repressione" auspicando una maggiore armonia e comprensione.

CHI E' - Chow è nato il 7 agosto 1959 a Hong Kong. Dopo il periodo di studi pre-universitari, ha ottenuto il Baccalaureato e un Master’s degree in psicologia presso l’Università del Minnesota, negli Stati Uniti. È entrato poi a far parte della Compagnia di Gesù il 27 settembre 1984. Dal 1986 al 1988 ha compiuto il noviziato e ha conseguito la licenza in Filosofia in Irlanda, continuando dal 1988 al 1993 gli studi teologici a Hong Kong, dove il 16 luglio 1994, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale.

Alla Loyola University di Chicago ha ottenuto un Master’s degree in Sviluppo organizzativo (1993-1995) e alla Harvard University di Boston (2000-2006) ha conseguito il titolo di Dottore in Sviluppo umano e psicologia (Ed.D.). Ha pronunciato i voti finali il 17 aprile 2007. Ha svolto i seguenti incarichi: dal 2007, supervisore di due collegi gesuiti a Hong Kong e al Wah Yan di Kowloon; professore assistente onorario presso l’Università di Hong Kong (2008-2015) e formatore dei Gesuiti (2009-2017). Dal 2009 è stato presidente della Commissione per l’educazione della Provincia cinese dei Gesuiti e dal 2012 insegnante part-time di psicologia presso il seminario diocesano Holy Spirit di Hong Kong; dal 2012 al 2014 membro del Consiglio presbiterale della diocesi di Hong Kong, dal 2013 al 2017 consultore provinciale e dal 2017 membro del Consiglio diocesano di educazione. 

Dal 1° gennaio 2018 ad oggi è stato provinciale della Provincia Cinese della Compagnia di Gesù e dal 2020 vicesegretario dell’Associazione dei Superiori religiosi degli Istituti maschili di Hong Kong.

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