Vaticano, bonifici misteriosi di 1,4 milioni di euro dalla Santa Sede all'Australia

Vaticano, i vescovi australiani chiedono al Papa spiegazioni sui bonifici misteriosi in Australia
di Franca Giansoldati
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 11:15

Città del Vaticano - Tornano sotto i riflettori i bonifici che il Vaticano, in questi ultimi anni, ha effettuato in Australia, per un totale di 1 milione e 400 mila euro. Stavolta sono i vescovi australiani a chiedere spiegazioni dopo che il cardinale George Pell, l'ex ministro dell'economia vaticana, aveva insinuato che vi fosse un legame opaco tra questo flusso di denaro e il suo processo. Un tema scottante più volte smentito da chi allora gestiva l'ufficio del Sostituto alla Segreteria di Stato. 

Su quei bonifici aveva indagato (senza trovare nulla di anomalo) anche l'ente statale di controllo per i reati finanziari, Austrac (Australian Transaction Reports and Analysis Centre), secondo il quale dal 2014 al 2020 lo Stato della Città del Vaticano aveva trasferito in Australia 2,3 milioni di dollari australiani (oltre 1,4 milioni di euro) in oltre 400.000 transazioni all'insaputa della conferenza episcopale.

Adesso è l'arcivescovo di Brisbane, monsignor Mark Coleridge a manifestare il bisogno di fare chiarezza una volta per tutte.

Coleridge al giornale The Australian ha anticipato che i vescovi stanno considerando di chiedere allo stesso Austrac di rendere noti i destinatari di questi trasferimenti. Inoltre i vescovi australiani intendono anche chiedere al Papa di disporre una indagine per comprendere perché tali trasferimenti sono stati compiuti. Insomma, il bisogno è di avere trasparenza per fugare per sempre sospetti e zone d'ombra, e capire a cosa sono serviti quei denari. 

I bonifici australiani sono emersi all'interno della indagine da parte della magistratura vaticana dell'acquisto del palazzo a Londra con i fondi riservati della Segreteria di Stato. Il cardinale George Pell - reduce da un processo per pedofilia dal quale è stato completamente scagionato - ha ipotizzato che quei fondi forse potevano essere serviti per pagare i testimoni al suo processo. Una circostanza che è stata totalmente smentita dagli avvocati dei testimoni e anche dal cardinale Becciu, all'epoca dei fatti Sostituto alla Segreteria di Stato. 

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