La notizia è stata presa da un dispaccio dell’agenzia di stampa governativa Spa, nella quale si dice «che l’ufficio Nazaha porterà avanti il percorso avviato nel 2017 dal principe ereditario, Mohammed bin Salman, per mantenere viva la lotta alla corruzione nel regno. Le autorità saudite hanno - si legge - già arrestato undici principi e 38 tra ministri in carica ed ex, con l’accusa di corruzione. Dopo gli arresti, Mohammed bin Salman aveva parlato di una terapia shock per sviluppare e diversificare l’economia dell’Arabia Saudita. Il re saudita, Salman bin Abdulaziz, ha spiegato alla stampa che il governo si impegnerà a proteggere i fondi pubblici».
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