Città del Vaticano – Anche il Papa si affianca alla guerra contro i giganti della rete per mettere il bavaglio alle fake news che circolano sulla salute e sui vaccini. Sulla scia del documento licenziato agli inizi del suo pontificato nel quale Francesco raccontava che la prima 'bufala' è stata quella propinata dal serpente a Eva, facendole credere che la mela fosse il frutto dell'immortalità, stamattina ha pronunciato un importante discorso al Consorzio Internazionale di Media Cattolici “Catholic fact-checking” nel quale li esorta a combattere la falsità sui vaccini.
«Fare rete, mettere in comune capacità, conoscenze, contributi, per poter informare in maniera adeguata, rappresenta già di per sé una prima testimonianza.
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Il contrasto a questa cattiva informazione resta l'alleanza e la ricerca scientifica sulle malattie. «Essere correttamente informati, essere aiutati a capire sulla base dei dati scientifici e non delle fake news, è un diritto umano. La corretta informazione va garantita soprattutto a coloro che sono meno provvisti di mezzi, ai più deboli, a coloro che sono più vulnerabili» ha ripetuto il pontefice.
Il pericolo evidente è costituito dalla «manipolazione delle coscienze dei più deboli» e l'importante è non arrivare alla contrapposizione, ad avere atteggiamenti di superiorità, a non semplificare la realtà. «La realtà è sempre più complessa di quanto crediamo e dobbiamo rispettare i dubbi, le angosce, le domande delle persone, cercando di accompagnarle senza mai trattarle con sufficienza. Il dialogo con i dubbiosi».
Il Papa chiede ai comunicatori di non scavare fossati. «La pandemia ci invita ad aprire gli occhi su ciò che è essenziale, su ciò che davvero vale, sulla necessità di salvarci insieme. Cerchiamo dunque di essere insieme per e mai contro. Insieme per».