Il cardinale Tobin sdogana Biden, dice che i cattolici possono votarlo nonostante sia pro-aborto

Il cardinale Tobin sdogana Biden, dice che i cattolici possono votarlo nonostante sia pro-aborto
di Franca Giansoldati
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Venerdì 18 Settembre 2020, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 07:59

Città del Vaticano – Difficile dimenticare quando quattro anni fa Papa Francesco tuonò contro Trump dicendo che certamente non poteva definirsi un «cristiano» per via del muro che stava costruendo al confine tra il Messico e il Texas. Adesso che la competizione per la Casa Bianca tra democratici e repubblicani è entrata nel vivo e, come al solito, vengono tirate in ballo le posizioni pro-life di Trump o pro-aborto di Biden, gli schieramenti e le tifoserie si fanno ancora più evidenti.

Se diversi vescovi americani sono già scesi in campo per manifestare pubblicamente la loro perplessità sul candidato repubblicano Biden proprio per le sue posizioni pro aborto, un cardinale progressista di peso e molto vicino a Papa Francesco ha rotto ogni indugio per dare precise indicazioni agli elettori cattolici.

Joseph Tobin, arcivescovo di Detroit, alcuni giorni fa parlando durante un incontro virtuale co-sponsorizzato dal Boston College e da altre istituzioni accademiche legate alla Chiesa cattolica negli Stati Uniti ha detto chiaro e tondo che i cattolici possono tranquillamente «votare in coscienza per Biden» e che lui avrebbe scommesso sui democratici anche se poi ha anche spiegato che è difficile poter ridurre il voto «a come un candidato si posiziona su una singola questione».



Il tema sull'aborto ancora una volta è destinato a farsi rovente. Se i democratici insistono che occorre togliere il nascituro da un terreno morale, il partito di Trump ha già assunto una posizione netta e chiara favore della vita e contro l'aborto. Precisando, in alcuni casi, di essere in linea con le linee del magistero della Chiesa. 

Tobin inoltre durante il dibattito ha messo in evidenza che Trump pur manifestando a favore del diritto alla vita di fatto mette sotto il tappeto le condizioni di vita dei migranti ai quali riserva un trattamento «spaventoso». E che probabilmente anche stavolta ci sono motivi fondati per non considerare «nessuno dei due partiti come rappresentante della tradizione cattolica», ha continuato. 

Papa Francesco, come Papa Benedetto e, prima ancora, Papa Wojtyla hanno sempre dato grande importanza all'atto di discernimento che gli elettori cattolici devono poter svolgere in totale libertà, avendo presente i documenti del magistero che sono stati pubblicati e ribaditi in diverse circostanza in materia. Nel frattempo negli Usa il dibattito in alcune diocesi è già diventato terreno di scontro aperto. Ad alimentare la bufera c'è anche un video diventato virale reghistrato da un parroco, padre Altman, in cui ha spiegato per filo e per segno perchè non è possible per un elettore cattolico votare per Biden e non tenere conto del tema della vita umana. Da qui la difficoltà a votare per quei politici che sono a favore di leggi abortiste.

Il video ha indotto il vescovo della diocesi di La Crosse, William Callahan, ad emettere una correzione fraterna nei confronti di padre Altman. Una sorta di cartellino giallo, con la motivazione che se continua a dividere i fedeli arriverà il cartellino rosso e le sanzioni. Il video di padre Altman, ha detto il vescovo Callahan, si è rivelato «arrabbiato e giudicante, privo di qualsiasi carità e in un modo che provoca scandalo sia nella Chiesa che nella società». La condanna di interi gruppi di persone democratiche è del «tutto inappropriata e non è in linea con i nostri valori e con la vita della virtù».

Padre Altman e le sue tesi però sono condivise e supportate da tanti altri vescovi. Il vescovo Joseph Strickland di Tyler, Texas, per esempio, ha ritwittato il video di Padre Altman: «Come Vescovo di Tyler, approvo la dichiarazione di Padre Altman in questo video. La mia vergogna è che mi ci sia voluto così tanto tempo. Grazie a Padre Altman per il coraggio. Se amate Gesù e la sua Chiesa e questa nazione...»

Il mensile dei gesuiti, America, si chiede, invece, se i 40 milioni di cattolici statunitensi iscritti all'albo dei Democratici sono destinati ad affrontare le fiamme dell'inferno. Sicuramente non secondo la legge canonica o la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti che ha deciso di non schierarsi nè per i repubblicani, nè per i democratici.

Il ruolo dei sacerdoti e dei religiosi, dicono i vescovi in un documento, è quello di aiutare le persone a soppesare l'insegnamento della Chiesa, la loro coscienza individuale e le varie posizioni di ogni candidato prima di votare. Ma raramente un cattolico che vota con la propria coscienza troverà un candidato che esemplifica l'insegnamento della Chiesa in generale. 


 

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