Incontro governo-Vaticano, si parla di Ucraina e del Giubileo. «Siamo un po' in ritardo»

Incontro governo-Vaticano, si parla di Ucraina e del Giubileo. «Siamo un po' in ritardo»
di Franca Giansoldati
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Martedì 14 Febbraio 2023, 20:49 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 09:57

Il Giubileo («siamo un po' in ritardo») e la guerra in Ucraina sono state le questioni più scottanti. «I colloqui sono andati bene, c'è stato un clima sereno. Abbiamo registrato anche la coincidenza su alcuni temi e la disponibilità ad ascoltare» ha detto il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, alla fine del bilaterale Italia-Vaticano organizzato all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede in occasione dell'anniversario dei Patti Lateranensi. Non si è invece affrontato il giudizio post elettorale.

«Abbiamo trattato la questione Giubileo, della collaborazione nella preparazione.

Siamo anche già un pò in ritardo. Poi c'è stata una parte dedicata alle tematiche più vicine alla Chiesa italiana, come famiglia, povertà, scuola e poi soprattutto con il presidente della Repubblica abbiamo toccato temi più internazionali, anche il conflitto in Ucraina. Registrando la difficoltà di arrivare al cessate il fuoco, di mettere fine ai combattimenti . E soprattutto tenendo conto, l'aspetto umanitario che sta molto a cuore alla Santa Sede».

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani - che nei giorni scorsi ha ipotizzato una azione diplomatica che assieme alla Turchia inserisse il Vaticano - ha ripetuto l'esistenza di una buona intesa umana e istituzionale. «Incontro molto positivo che ha rafforzato se possibile i legami tra lo Stato Vaticano e la Repubblica italiana. Abbiamo affrontato - ha proseguito - tanti temi di politica internazionale, di diritti umani, le sofferenze dei popoli siriano e turco, dei problemi anche italiani, della scuola paritaria, di tante questioni che riguardano anche la politica sociale, il terzo settore, il welfare». 

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«Un confronto - ha aggiunto Tajani - molto molto positivo. Credo che si potrà seguire un percorso comune su tante questioni. Anche sulla politica estera ci siamo confrontati parlando di pace, della situazione in Africa, nei Balcani, degli aiuti umanitari che stiamo portando, delle minoranze cristiane nel mondo dove c'è un forte impegno anche del ministero degli Esteri. Quindi un incontro molto positivo. E poi la presenza del presidente Mattarella ha rinforzato il confronto e quindi direi che è stata una giornata positiva».

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Al bilaterale non c'era la Presidente del Consiglio che però è stata in Vaticano a metà gennaio, quando ha incontrato Papa Francesco e, subito dopo, il cardinale  Parolin. Oltre al Presidente Mattarella erano presenti nella delegazione italiana i presidenti di Senato e Camera, La Russa e Fontana e il sottosegretario Mantovano che tiene i fili del Giubiileo. Assieme a Parolin e al Sostituto, Pena Parra non mancava il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Zuppi.

Tema centrale è stata la guerra in Ucraina. La Santa Sede spinge da tempo affinché partano dei veri colloqui di pace. Preoccupa il fatto che né l’Unione Europea, né l’Onu assumano un’iniziativa diplomatica forte, in grado di far sedere a un tavolo di trattativa tra russi e ucraini.

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