Suor Luigina Traverso miracolata a Lourdes: «I miracoli esistono, io ne sono una prova. Ora preghiamo per l'Ucraina»

Suor Luigina Traverso miracolata a Lourdes: «I miracoli esistono, io ne sono una prova. Ora preghiamo per l'Ucraina»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 11 Marzo 2022, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 23:30

«Bisogna sempre credere ai miracoli. Io ne sono una prova». Luigina Traverso, classe 1948, suora delle figlie di Maria Ausiliatrice gira le parrocchie italiane con un entusiasmo incredile per raccontare la sua storia. Domani pomeriggio sarà a Roma, nella parrocchia di Santa Lucia, con Sandro De Francicis, direttore del Bureau Medical di Lourdes. Nel luglio del 1965 i medici le riconobbero una malattia grave che la aveva paralizzata totalmente, si trattava di una lombosciatalgia paralizzante in meningocele. Era stata anche operata, viveva praticamente bloccata, sorretta solo dalla fede: «Pregavo la Madonna e dicevo sempre: tu che puoi tutto, se vuoi aiutami».

E che accadde?

«Nel 1965 fui portata in pellegrinaggio a Lourdes con la diocesi di Tortona.

Viaggiai in barella, non riuscivo a muovermi. Per scendere dal treno fui fatta passare persino dal finestrino. Davanti alla Grotta ho sentito dentro di me una cosa strana, come un gran calore, una scossa fortissima, tremava anche la barella. Provai paura, e mi dicevo: che sta accadendo? Avevo in mano il rosario e lo strinsi ancora più forte. Provai timore, si trattava di qualcosa di estraneo a me, una sensazione quasi spaventosa, come di essere attraversata da un lampo, da una scossa, da una scarica elettrica».. 

Quanto è durato?

«Qualche minuto. Mi sembrò una eternità. E poi ricordo che ho iniziato a muovere un piede. Non ci credevo. Era il piede che era paralizzato totalmente. E poi la gamba. Mi dicevo, ma cosa mi sta capitando. Non riuscivo nemmeno a parlare. Pensare che chi mi accompagnava pensò che fosse autosuggestione, e di proibirono di parlare fino al rientro in albergo. In quei momenti riuscivo a capire poco e niente, ero frastornata e sentivo solo che il dolore non c’era più. Una volta in stanza riuscii a sedermi da sola sul letto e volevo  mettermi le calze, per provare ad alzarmi. Un’ora prima non riuscivo nemmeno a muovermi, adesso mi mettevo le calze e camminavo da sola!»

I miracoli esistono allora..

«Si e io ne sono una prova vivente. Non ho mai smesso di pregare, di invocare l'aiuto di Dio. Basta vedere le mie cartelle cliniche o parlare con i medici, non ci sono spiegazioni razionali a quello che è accaduto. Da allora sto benissimo, mai avuto un problema di salute». 

Il suo miracolo è stato riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa...

« Nel 2012 il mio caso è passato alla storia come il 68esimo miracolo di Lourdes ».

Domani lei parlerà nella parrocchia di Santa Lucia, al Trionfale. Cosa dirà?

«Di avere fede, di credere nei miracoli. Posso aggiungere una cosa?»

Certo..

«Ora bisogna pregare perchè termini la guerra in Ucraina, serve davvero un altro miracolo». 

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