Statua di Donatello, scontro Stato-Chiesa sul restauro. Sgarbi al Vaticano: «Giù le mani da questa opera»

«Il restauro del Gattamelata e' una questione di Stato, dello Stato italiano. Nessuna commissione che non sia nominata dallo Stato ha autorità sul restauro», ha detto il sottosegretario alla Cultura

Statua di Donatello, scontro Stato-Chiesa sul restauro. Sgarbi al Vaticano: «Giù le mani da questa opera»
di Franca Giansoldati
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Lunedì 9 Gennaio 2023, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 17:43

Una delle statue più celebri di Donatello è al centro di un insolito braccio di ferro tra lo Stato italiano e il Vaticano. Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi si oppone fermamente al modo di procedere del Comitato tecnico-scientifico guidato dal delegato pontificio della basilica di Padova, monsignor Fabio Dal Cin che da tempo insiste per trasferire la statua equestre di Gattamelata al coperto e provvedere a rifare una copia. 

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RESTAURO
 

«Il restauro del Gattamelata e' una questione di Stato, dello Stato italiano.

Nessuna commissione che non sia nominata dallo Stato ha autorità sul restauro. L'intervento sul monumento equestre del Gattamelata dev'essere condotto attraverso la competente Soprintendenza». Per Sgarbi la commissione vaticana nominata dal delegato pontificio «non puo' esprimere pareri in materia di restauro e di tutela, in quanto prerogative della Soprintendenza e del superiore ministero. Saranno gradite certamente eventuali osservazioni della commissione amatoriale, ma per il restauro di un'opera che e' patrimonio dell'umanità e' necessario l'intervento diretto e guidato dal soprintendente, che potrà avvalersi delle competenze dell'Istituto centrale del restauro di Roma o dell'Opificio delle Pietre dure di Firenze».

Lo scontro che prosegue nel tempo si è acuito anche per i metodi utilizzati da Dal Cin a proposito, ha sottolineato Sgarbi di «uno sgrammaticato invito, in cui e' anche indicato un 'direttore dei lavori' (quali?) che però non puo' sostituire in alcun modo gli istituti dello Stato che hanno competenza diretta ed esclusiva». Sgarbi frena poi l'idea su «improponibili copie del grande monumento di Donatello». 

ESPERTI

Alla base di questa esternazione c'è l'ennesimo passaggio dell'arcivescovo Fabio Dal Cin, delegato pontificio per la Basilica di Sant'Antonio, che sta procedendo velocemente con il suo comitato tecnico-scientifico per la valutazione dello stato di salute del monumento equestre. Stamattina i membri del comitato sono saliti sui ponteggi allestiti dalla delegazione, per una prima tappa del lungo lavoro di analisi dello stato di conservazione dell'opera. Sara' un lavoro di molti mesi, dedicato a stabilire che tipo di restauro mettere in atto a tutela dell'opera.

Presidente del comitato di nomina pontificia e' il soprintendente alle belle arti, Fabrizio Magani. Gli altri membri del comitato sono Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell'arte medievale alla Normale di Pisa; Giovanna Valenzano, ordinaria di Storia dell'arte medievale all'Universita' di Padova, e Maria Donata Mazzoni, ex direttrice dell'Opificio delle pietre dure.
 

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