Renzi dialoga col saudita, il Papa in streaming con lo sceicco degli emirati mentore del principe Salman

Renzi dialoga col saudita, il Papa in streaming con lo sceicco degli emirati mentore del principe Salman
di Franca Giansoldati
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Lunedì 1 Febbraio 2021, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 17:36

Città del Vaticano – Mentre il mondo della politica è letteralmente scosso per la conferenza in Arabia Saudita fatta da Matteo Renzi con il principe Mohamed Bin Salman sul tema del nuovo rinascimento arabo, giovedì pomeriggio Papa Francesco parteciperà in streaming ad un evento virtuale organizzato dallo sceicco emiratino Mohammed Bin Zayed, una figura centrale nel Golfo e considerato da tutti il mentore del principe saudita Bin Salman. 

All'incontro in streaming sul tema della Fratellanza Umana saranno collegati anche il Grande Imam sunnita di Al-Azhar, Al-Tayyeb e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Nella medesima occasione verra' assegnato il Premio Zayed che si ispira al Documento sulla Fratellanza Umana siglato dal pontefice due anni fa ad Abu Dhabi.

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«Questa celebrazione risponde al chiaro invito a costruire un presente di pace nell'incontro con l'altro», ha spiegato il cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. «Questi incontri sono un modo per realizzare un'amicizia sociale autentica».

A seguito del viaggio del Papa negli Emirati e' stato istituito l'Alto Comitato per la Fratellanza Umana con il progetto di realizzare presto una Casa Famiglia Abramitica, con una sinagoga, una chiesa e una moschea, sull'Isola Saadiyat ad Abu Dhabi.

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Motore di queste iniziative e della conferenza in streaming alla quale prenderà parte il pontefice è Mohamed bin Zayed, chiamato dalla stampa araba MBZ, di fatto precettore del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MBS) 

I due regnanti nei rispettivi paesi vanno di pari passo e condividono una serie di mosse interne ed estere, comprese le politiche aggressive verso i gruppi politici islamisti, i conflitti regionali come la sanguinosa guerra nello Yemen e il blocco del Qatar. Secondo Al Jazeera MBZ rimane la mente dietro molte politiche e certamente la figura predominante nella relazione umana con MBS, che considera una specie di nipote. 

«Nei principali scontri nella penisola arabica, MBZ è al posto di guida» aveva spietato qualche tempo fa Willam Law, editore dell'Arab Digest. «MBZ sfrutta l'immaturità, l'arroganza e l'ambizione di MBS per raggiungere i suoi fini. MBZ è felice di lasciare che MBS sia al centro della scena, mentre lui è dietro le quinte, a guardare, lavorare e manipolare», aveva aggiunto.

Una delle questioni chiave che unisce MBS e MBZ è il nodo dell'Islam politico, soprattutto all'indomani della primavera araba. «La primavera araba - e le sue diramazioni - è la questione regionale più importante che ha unito l'Arabia Saudita e gli Emirati». Proprio l'attenzione alla neutralizzazione degli islamisti ha anche avvicinato entrambi i paesi agli Stati Uniti.

Nel tentativo di eliminare potenziali rivali interni, MBS ha allargato il suo giro di vite contro decine di attivisti dei diritti umani, compreso attiviste che si battono per i diritti delle donne. Tre anni fa è stato messo di fronte alla accusa di avere dato l'ordine di assassinare il giornalista saudita Jamal Khashoggi nel consolato arabo a Istanbul nel 2018. Accuse che lui ha sempre negato con fermezza. MBZ, invece, sembra molto più concentrato a tagliare l'erba sotto i piedi ai Fratelli Musulmani.

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