Città del Vaticano – La scoperta di un nuovo caso di pedofilia ha fatto ripiombare nel caos i cattolici in Francia che ora si chiedono che fine far fare ai quadri di un prete pedofilo, le cui opere attualmente sono esposte in diverse chiese francesi. La vicenda ha come protagonista un sacerdote morto nel 1994 e piuttosto noto per la sua attività artistica. Egli dipingeva con successo quadri astratti e per questo veniva chiamato il Picasso cattolico.
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Ad avere scoperchiato il vaso di Pandora su di lui è stata la ricerca effettuata dalla commissione mista (CIASE) incaricata dall'episcopato di scandagliare gli archivi diocesani e fotografare l'ampiezza del fenomeno degli abusi.
Il nuovo caso ha costretto il vescovo locale a programmare una visita nel paesino, vicino a Lione, dove è stato sepolto padre Ribes. Contro di lui la commissione indipendente sugli abusi sessuali ha raccolto finora tre testimonianze benchè nuove vittime siano successivamente state contattate dalle due diocesi in cui ha prestato servizio il sacerdote. Nel frattempo in diverse chiese francesi dove ci sono esposti i quadri di padre Luis Ribes si è aperto un dibattito sulla collocazione delle sue opere. Per rispetto alle vittime è possibile che i dipinti troveranno presto una altra sistemazione come è successo la settimana scorsa nella chiesa di Pomeys (nella regione del Rodano).