Papa Francesco, il numero dei cardinali elettori che lui ha scelto (votanti in un futuro conclave) da oggi sono la maggioranza

Papa Francesco, il numero dei cardinali elettori che lui ha scelto (votanti in un futuro conclave) da oggi sono la maggioranza
di Franca Giansoldati
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Sabato 3 Giugno 2023, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 11:54

CITTA' DEL VATICANO - Per la prima volta dall'inizio del pontificato, i cardinali che sono stati nominati da Francesco in questi dieci anni, sono arrivati ai due terzi del totale degli elettori, praticamente il quorum necessario per eleggere un possibile successore in un eventuale conclave. Naturalmente questo dato di fatto resta un mero indicatore aritmetico e vale solo sulla carta perché gli 81 porporati di matrice 'bergogliana' non costituiscono affatto un corpo elettorale omogeneo. Tuttavia questa avanzata fa comprendere i cambiamenti che nel frattempo sono avvenuti. A determinare il sorpasso dei cardinali scelti da Bergoglio - rispetto a quelli voluti da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - è stata l'uscita di scena dell'ex arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe.

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Compiendo 80 anni – festeggiati ieri – Sepe non fa più parte del corpo elettorale.

La progressione sarà ancora più evidente al prossimo concistoro che si terrà entro la fine di quest'anno poiché altri quattro cardinali - Giuseppe Versaldi, Angelo Comastri, Leonardo Sandri, Juan Luis Cipriani Thorne – usciranno dalla lista degli elettori. I conteggi sul quorum necessario per il conclave tengono impegnati da tempo tanti osservatori dopo che Papa Francesco, due anni fa, venne operato al colon al Gemelli. Con l'età che avanza inoltre le sue difficoltà a camminare gli rendono ardue le lunghe celebrazioni liturgiche.

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L'interessato, però, lascia correre le voci e tira dritto, ripetendo a tutti che si governa con la testa e non con le ginocchia. Il tam-tam sulla sua successione - ormai parte del dibattito pubblico – è spesso al centro di battute con i suoi ospiti. «Non è il momento di veglie funebri». Per il momento Francesco non ha alcuna intenzione di lasciare con buona pace di chi lavora dietro le quinte immaginando scenari futuribili. Tra i nomi dei possibili papabili che circolano con insistenza quello di Matteo Zuppi, del gesuita lussemburghese Jean-Claude Hollerich, e poi il gesuita canadese Michael Czerny, e l'arcivescovo di Siena, Paolo Lojudice. In una posizione altrettanto forte è infine il segretario di Stato Pietro Parolin. Su chi potrebbero convergere gli 81 voti (di uno schieramento assai eterogeneo) è tutto da vedere. E poi vale sempre il vecchio adagio che chi entra Papa esce cardinale.

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