I sacerdoti non siano una "casta" che si pone al di sopra degli altri. Lo dice papa Francesco, nell'udienza ai diaconi permanenti della diocesi di Roma arrivati in Vaticano con le loro famiglie. Un messaggio chiaro e tondo e nel giorno i cui sottolinea che i diaconi svolgono un servizio nella Chiesa e dunque il diaconato non può essere «ridotto a un ordine di passaggio verso il sacerdozio» ma ha «il suo posto e la sua specificità».
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Papa Francesco incontra i diaconi
«Già il solo fatto di sottolineare questa differenza aiuta a superare la piaga del clericalismo, che pone una casta di sacerdoti - ha detto Papa Francesco - "sopra" il Popolo di Dio.
IL MESSAGGIO AI VESCOVI - Il Papa chiede ai diaconi alcune cose «che non vanno nella direzione delle 'cose da farè, ma delle dimensioni da coltivare. In primo luogo mi aspetto che siate umili. E' triste vedere un vescovo e un prete che si pavoneggiano, ma lo è ancora di più vedere un diacono che vuole mettersi al centro del mondo, o al centro della liturgia o al centro della Chiesa. Umili! Tutto il bene che fate sia un segreto tra voi e Dio. E così porterà frutto». «In secondo luogo - ha proseguito il Papa -, mi aspetto siate bravi sposi e bravi padri e bravi nonni. Questo darà speranza e consolazione alle coppie che stanno vivendo momenti di fatica e che troveranno nella vostra semplicità genuina una mano tesa». La gente potrà dire: «Guarda un pò il nostro diacono! Ô contento di stare con i poveri, ma anche con il parroco e persino con i figli e con la moglie! Anche con la suocera, è molto importante!». «Fare tutto con gioia, senza lamentarsi: è una testimonianza che vale più di tante prediche». «Infine, mi aspetto che siate delle sentinelle: non solo che sappiate avvistare i lontani e i poveri, questo non è tanto difficile, ma che aiutiate la comunità cristiana ad avvistare Gesù nei poveri e nei lontani, mentre bussa alle nostre porte attraverso di loro», ha concluso il Papa.