Il cardinale apre la sua chiesa, «rispetto gli obblighi ma la porta è aperta a chi vuole pregare»

Il cardinale apre la sua chiesa, «rispetto gli obblighi ma la porta è aperta a chi vuole pregare»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 13 Marzo 2020, 13:43

Città del Vaticano - Tutte le chiese di Roma sono state chiuse, per decreto del Vicariato, come non accadeva da secoli, eccetto una: quella di cui è titolare il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, già noto per avere riallacciato la luce ad un palazzo occupato abusivamente.

Ieri sera il cardinale con un pulmino è andato alla Stazione Termini - come scrive la giornalista spagnola Mercedes de La Torre in un Tweet -  per portare da mangiare ai senzatetto. Oggi, invece, si è recato nella chiesa di Santa Maria Immacolata all’Esquilino, a Roma, aprendo le porte. La chiesa, di cui è titolare, sorge in un quartiere centrale della città diventato negli ultimi decenni un quartiere multi-etnico nel quale non mancano i poveri e i senzatetto.

Il cardinale ha assicurato che farà tutto nel pieno rispetto delle norme ma «è mio diritto assicurare ai poveri una chiesa aperta. Stamattina alle 8, sono venuto qui e ho spalancato il portone. Così i poveri potranno adorare il Santissimo Sacramento che è la consolazione per tutti in questo momento di grave difficoltà».

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