Il 61% della popolazione mondiale vive in Paesi in cui non vi è rispetto per la libertà religiosa. A presentare il rapporto il cardinale Mauro Piacenza, e Alfredo Mantovano, rispettivamente presidente di Acs-Italia. «La impervia, perché menzognera, strada che soprattutto nell’Occidente secolarizzato presume di risolvere le tensioni a tema religioso con l’eliminazione del fattore religioso stesso dall’orizzonte culturale e sociale - ha detto Piacenza - è da considerarsi un vicolo cieco. Uno stato realmente progredito non è quello nel quale viene limitata la libertà religiosa, ma dove trova adeguati spazi di sviluppo nel rispetto della tradizione sociale e culturale. Se non si teme la verità, non si può temere la libertà».
In Europa avanza l’antisemitismo, rileva ancora il Rapporto, sottolineando inoltre l’ondata di attacchi terroristici – motivati anche da odio religioso – che tra il 2016 e il 2018 hanno colpito l’Occidente, e in particolare il nostro continente, dimostrando che la minaccia posta dall’estremismo è ormai divenuta universale, imminente e onnipresente. Il report di Acs evidenzia infine la cortina di indifferenza dietro la quale le vulnerabili comunità di fede continuano a soffrire, ignorate da un Occidente secolarizzato. La maggior parte dei governi occidentali non ha infatti fornito l’assistenza necessaria alle “comunità di sfollati che desiderano tornare a casa nelle rispettive nazioni dalle quali sono stati costretti a fuggire.
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