Consiglio d'Europa chiede al Papa di aderire alla convenzione di Lanzarote per combattere gli abusi sui minori

Consiglio d'Europa chiede al Papa di aderire alla convenzione di Lanzarote per combattere gli abusi sui minori
di Franca Giansoldati
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Giovedì 17 Gennaio 2019, 19:29
Città del Vaticano - Il Segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland, ha chiesto alla Santa Sede di aderire alla Convenzione Internazionale per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, un trattato multilaterale siglato a Lanzarote nel 2007, al quale il Vaticano finora si è sempre rifiutato di firmare.  La richiesta è stata formulata da Jagland nel corso dell'udienza con Papa Francesco. «Abbiamo parlato delle sfide comuni che l’umanità si trova ad affrontare; una di queste, ovviamente, riguarda come proteggere le persone, nel futuro, contro l’uso arbitrario della forza da parte di qualsiasi autorità, ma anche a livello umano: vediamo – e non è un fenomeno nuovo, ma alla fine è venuto a galla – l’abuso sessuale sui bambini nel mondo. Purtroppo, questo fenomeno si trova ovunque ci siano degli adulti insieme a dei bambini: la Chiesa conosce questo problema al suo interno».

Jagland spiega a Vatican News che con il Papa si è convenuto su come unire le rispettive forze. «So dell’iniziativa presa da Papa Francesco, che apprezzo veramente molto: chiamare a questo incontro che si svolgerà nel mese prossimo tutti i vescovi cattolici, per parlare di questa questione in maniera molto concreta. Gli ho detto che noi abbiamo uno strumento giudiziale sotto forma di Convenzione, di Trattato internazionale, che si occupa della tutela delle vittime ma anche della prevenzione. Potrebbe essere un’idea, quella che gli ho suggerito, e cioè che la Santa Sede aderisca a questa Convenzione – chiunque lo desideri può aderire – sarebbe il 47.mo Stato membro in Europa. Se il Vaticano insieme al Consiglio d’Europa mandassero un messaggio inequivocabile al mondo, affermando che l’abuso sessuale nei riguardi dei bambini non solo è inaccettabile ma che è anche illegale, questo sarebbe un messaggio veramente molto, molto forte!»
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