CITTÀ DEL VATICANO Prima ha scherzato con 15 mila fedeli che ieri a mezzogiorno hanno sfidato il caldo per partecipare in piazza San Pietro all'Angelus, poi Papa Francesco, dopo la preghiera mariana, ha tirato fuori dalla tasca un foglietto e ha letto al microfono l'elenco dei nuovi cardinali. Una sorpresa. Per il 30 settembre ha fissato il prossimo concistoro per la creazione di 17 nuovi elettori, aventi il diritto di entrare nella Sistina ad un eventuale conclave. In tutto le nuove berrette rosse però sono 21 visto che la lista comprende anche tre cardinali (non elettori) con più di ottant'anni, tra cui il più grande storico del Concilio Vaticano II, l'ex nunzio Agostino Marchetto, teorico dell'ermeneutica della continuità e difensore della capacità della Chiesa di interpretare i testi conciliari in armonia con il magistero precedente alla luce della tradizione. Un implicito messaggio per il Sinodo di ottobre dove già si sta profilando all'orizzonte uno scontro tra conservatori e riformisti.
Anche questo concistoro rispecchia i criteri finora adottati per la scelta dei cardinali: da una parte l'affinità con il pensiero di Francesco nel delineare la Chiesa delle periferie, e dall'altra la provenienza geografica privilegiando sedi marginali. Oltre a Marchetto, sono stati scelti Pierbattista Pizzaballa, francescano, e Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero delle Chiese Orientali. In curia è stato poi elevato alla porpora il nuovissimo prefetto del Dicastero della Fede, l'argentino Victor Manuel Fernandez. La berretta rossa va anche al nuovo prefetto del dicastero dei Vescovi, Robert Francis Prevost.

Tra gli outsider spicca il vescovo di Ajaccio, in Corsica, Francois Xavier Bustillo, 54 anni.
Annunciando il concistoro Papa Francesco ha spiegato al mondo che “la loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra. L’inserimento dei nuovi cardinali nella diocesi di Roma, inoltre, manifesta l’inscindibile legame tra la sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo”. I porporati che potranno eleggere il futuro Pontefice salgono così a 136, sedici in più del numero stabilito da san Paolo VI e confermato da san Giovanni Paolo II. I cardinali creati da Papa Francesco sono in netta maggioranza
Anche stavolta non è arrivata nessuna porpora per nè per monsignor Rino Fisichella, eminente teologo pro-prefetto del Dicastero della Nuova Evangelizzazione e realizzatore del prossimo Anno Santo nel 2025, nè per Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev, in Ucraina. Due esclusioni da molti ritenute incomprensibili considerato il peso e l'autorevolezza di entrambi a livello internazionale.
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