Papa Francesco difende la scelta di Mazzucato, l'economista abortista alla Accademia per la Vita e spegne le polemiche

Papa Francesco durante la conferenza stampa in aereo tornando a Roma dal Bahrein
di Franca Giansoldati
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Lunedì 7 Novembre 2022, 11:52

Città del Vaticano – Papa Francesco rivendica con forza la scelta di introdurre nel sancta sanctorum accademico del Vaticano istituito nel 1994 da San Giovanni Paolo II per la difesa della vita umana – l'Accademia pontificia per la vita – una illustre economista italo-americana con dichiarate posizioni  abortiste. La nomina su proposta del presidente monsignor Vincenzo Paglia era stata all'origine di critiche molto accese negli Stati Uniti: molti cattolici pro-life erano insorti chiedendosi quali fossero i criteri utilizzati. Le polemiche sono state stroncate personalmente dal pontefice che ieri, tornando dal memorabile viaggio in Bahrein, parlando con i giornalisti, è sceso in campo difendendo questa scelta: «Le donne sanno trovare una strada giusta, sanno andare avanti. E adesso ho messo la Mariana Mazzucato, nella Pontificia Accademia per la Vita. Lei è una grande economista degli Stati Uniti, l’ho messa per dare un po’ più di umanità a questo» organismo.

Come era prevedibile anche stavolta, davanti a questa spiegazione, si è acceso il malumore dei cattolici statunitensi che sui social hanno iniziato a diffondere frecciate e perplessità, rinnovando uno scontro sotterraneo che va avanti da tempo tra due linee che sempre più polarizzate, da una parte prevale una visione dialogante, aperta, misericordiosa nei confronti di chi ha posizioni abortiste.

Dall'altra, invece, si collocano quei fedeli ortodossi che ritengono necessario ripristinare la coerenza del Magistero in materia di difesa della vita umana dal suo primo istante. 

L'ingresso di Mariana Mazzucato – docente all'University College London ed ex consulente del governo Conte – non poteva di certo passare inosservato all'interno della Pontificia Accademia per la vita. Non tanto per i suoi meriti accademici, riconosciuti a livello internazionale. La visione economica di Mariana Mazzucato si inserisce nel solco di Piketty e Stiglitz, si batte con grande coraggio per le disuguaglianze sociali e per un ruolo maggiore dello stato come regolatore dell'economia. In passato per i suoi lavori ha vinto nel 2018 il Leontief Prize for Advancing the Frontiers of Economic Thought, nel 2019 il Madame de Staël Prize for Cultural Values, nel 2020 il John von Neumann Award e nel 2021 il Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Le sue opere sono tradotte in varie lingue, per Laterza ha pubblicato Lo Stato innovatore, Ripensare il capitalismo, Non sprechiamo questa crisi (2020) e Missione economia. Una guida per cambiare il capitalismo (2021). Romana di nascita ma naturalizzata americana ha anche affiancato il premier Giuseppe Conte nel rilancio della crescita nelle zone colpite dal coronavirus. 

La protesta contro questa economista inizialmente è partita in sordina per poi gonfiarsi cammin facendo. Inizialmente era stato il sito web Catholic Culture che aveva fatto partire la bufera, pubblicando dei link a recenti post sui social media della Mazzucato, in cui emergevano le sue dichiarazioni a favore dell'aborto riguardo alla decisione della Corte Suprema americana nella sentenza Roe versus Wade. 

Il presidente dell'Accademia, monsignor Paglia, 77 anni, ha difeso sin dall'inizio la nomina di Mazzucato spiegando che nell'organismo pontificio si inseriscono «donne e uomini con competenze in varie discipline e provenienti da diversi contesti, per un costante e fecondo dialogo interdisciplinare, interculturale ed inter-religioso. Questo è il motivo per cui tra gli Accademici ci sono anche persone non cattoliche: due rabbini, un Accademico shintoista, musulmani, un teologo anglicano. La Pontificia Accademia per la Vita è un Ente di studio e ricerca. Dunque il dibattito e il dialogo avvengono tra persone di diverse provenienze».

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