Il Papa e il Patriarca Kirill a settembre in Kazakistan per un summit religioso, decolla l'ipotesi di un loro incontro bilaterale

Il Papa e il Patriarca Kirill a settembre in Kazakistan per un summit religioso, decolla l'ipotesi di un loro incontro bilaterale
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 1 Giugno 2022, 17:46

Città del Vaticano - Saltato il progetto di un incontro a Gerusalemme tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill dopo che il leader ortodosso aveva benedetto l'esercito russo e scagliato un anatema contro l'Occidente visto come il male assoluto, si ripresenta all'orizzonte una ipotesi ma stavolta in Kazakistan, paese che Bergoglio visiterà a settembre.  

Di ufficiale, al momento c'è solo una nota, pubblicata dalla Santa Sede e dal Kazakhstan, secondo la quale il paese asiatico a maggioranza musulmana, che confina sia con la Russia che con la Cina, «accoglie con favore la decisione di Papa Francesco di partecipare al VII Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali e Tradizionali, che si terrà a Nur-Sultan nel settembre 2022, come concordato durante i colloqui ad alto livello tra il Presidente del Kazakhstan Kassym-Jomart Tokayev e il Papa l'11 aprile 2022».

L'incontro si svolgerà il 14-15 settembre. Francesco ha ribadito la sua intenzione di partecipare, nonostante le difficoltà di movimento dovute ad un dolore al ginocchio, ricevendo i ministro degli Esteri kazako.

The Astana Times ha affermato che il patriarca Kirill non ha mai cancellato la sua presenza al vertice interreligioso di Nur-Sultan. 

Francesco e Kirill si erano incontrati all'aeroporto di Cuba nel 2016: era la prima volta nella storia che un papa incontrava un patriarca russo dallo scisma che divise Chiesa latina e Ortodossia nel 1054. Nei mesi scorsi Roma e Mosca avevano ripreso a lavorare, tra molte cautele per un nuovo incontro. «E' in un orizzonte non lontano l'incontro con il Patriarca Kirill», aveva detto il Papa a dicembre parlando con i giornalisti sul volo di ritorno dalla Grecia. A complicare le cose è stata la guerra e la distanza che si è sviluppata tra la posizione della Chiesa cattolica e quella di Mosca. Francesco ha anche definito Kirill un chierichetto di Putin. Il 22 aprile Francesco evidenziava l'incrinatura: «Mi rammarico - ha detto in un'intervista al quotidiano argentino La Nacion - che il Vaticano abbia dovuto sospendere un secondo incontro con il patriarca Kirill, che avevamo programmato per giugno a Gerusalemme. Ma la nostra diplomazia ha capito che un incontro dei due in questo momento potrebbe creare molta confusione». Ma i canali tra Roma e Mosca sono sempre rimasti aperti, tanto che il metropolita Hilarion, ha cercato di stemperare la tensione.  In questi giorni ha ripreso a decollare l'ipotesi di un incontro in Kazakistan a settembre, ma senza alcuna conferma ufficiale (ovviamente)

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