Papa Francesco spera nel miracolo dell'Immacolata e all'Angelus implora: «Il disarmo è possibile»

Nel pomeriggio Francesco andrà alla basilica di santa Maria Maggiore

Papa Francesco spera nel miracolo dell'Immacolata e all'Angelus implora: «Il disarmo è possibile»
di Franca Giansoldati
3 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Dicembre 2022, 13:22

«Piena di grazia, significa vuota di peccato». All'Angelus in piazza san Pietro Papa Francesco riassume in poche parole il significato teologico del dogma dell'Immacolata Concezione e invoca un miracolo. «Maria è l’unica creatura umana senza peccato nella storia, è con noi nella lotta, ci è sorella e soprattutto Madre. E noi, che facciamo fatica a scegliere il bene, possiamo affidarci a lei». Il pensiero è poi volato alla situazione disperata in Ucraina dove i missili russi continuano a cadere. «La gente soffre tanto. Se penso alle parole dell'Angelo alla Vergine penso che nulla sia impossibile. La pace è possibile, il disarmo è possibile. Ci aiuti la Madonna a convertirci ai disegni di Dio».

Putin prepara il piano di fuga? L'operazione "Arca di Noè" svelata dall'ex collaboratore

L'IMMACOLATA A PIAZZA DI SPAGNA

Nel pomeriggio Francesco andrà alla basilica di santa Maria Maggiore e poi a piazza di Spagna a rendere omaggio alla statua della Madonna fatta innalzare da Pio IX dopo la proclamazione del dogma dell'Immacolata.

E' un appuntamento particolarmente significativo perchè arriva dopo due anni di covid che hanno costretto la città ad evitare assembramenti e bagni di folla. 

Ucraina, tutti gli interventi di Francesco: è «una enciclica sulla pace» ma il negoziato resta lontano e paragona la guerra alla Shoah

Tutto ha avuto inizio l'8 dicembre del 1857, quando Pio IX inaugurò e benedisse il monumento dell'Immacolata a Piazza Mignanelli. Una statua interamente pagata dal re di Napoli Ferdinando II. Successivamente Pio XII, nel giorno dell'Immacolata, ha iniziato a inviare dei fiori come omaggio alla Vergine. Fu il suo successore, San Giovanni XXIII, nel 1958, a uscire dal Vaticano per deporre ai piedi della colonna di marmo un cesto di rose bianche, e successivamente fece visita alla basilica di Santa Maria Maggiore. Da allora la consuetudine è stata mantenuta e il rito prevede un momento di silenzio e preghiera, la deposizione dei fiori tra i canti mariani tra cui il Tota pulchra. Anche quest'anno ci saranno le autorità cittadine, il sindaco Roberto Gualtieri, il prefetto della città e il cardinale Angelo De Donatis. 

LA STORIA

Il dogma fu promulgato nella Cappella Sistina dal beato Pio IX l’8 dicembre 1854. Durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851) – dovuto alla Rivoluzione mazziniana che nel 1848-1849 aveva portato alla costituzione della Seconda Repubblica Romana, per sua natura massonica e anticristiana – il Papa aveva fatto voto alla Madonna che se avesse ottenuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell’ordine cristiano nell’Europa allora sconvolta dalla Rivoluzione, avrebbe proclamato il dogma mariano. 

Poco dopo la proclamazione del dogma a Lourdes apparve la Vergine alla pastorella Bernadette con il messaggio che la salvezza dell'uomo arriva solo dalla grazia di Dio e dalla sua adesione alle opere e alla fede in Cristo redentore e non tanto alla sua corsa verso il progresso e la scienza. Per la Chiesa il dogma approfondisce la Rivelazione, tuttavia fu una risposta all’influenza illuminista e positivista che all'epoca affermavano una sorta di capacità dell’uomo a redimere se stesso attraverso la teorizzazione di ideologie rivoluzionarie e utopiche.

In ogni caso la solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria era già celebrata dal secolo XI e si inseriva nel contesto dell’Avvento e del Natale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA