«Il Suo consenso a rendere pubbliche informazioni potenzialmente sensibili relative all'eredità di Pio XII è una vera dimostrazione della sua dedizione al ricordo della Shoah e una testimonianza del suo impegno nei confronti di relazioni forti e aperte tra cattolici ed ebrei».
In un altro passaggio della lettera si legge: «Sono davvero grato che sotto il papato di Francesco, i legami promossi tra la Chiesa cattolica e gli ebrei negli ultimi decenni abbiano continuato a crescere e prosperare e apprezzo che Lei sia sempre un partner disponibile al dialogo con la comunità ebraica globale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA