Papa Francesco: «Più donne ai vertici della Chiesa». Ma in curia scarseggiano nei posti di comando

Papa Francesco: «Più donne ai vertici della Chiesa». Ma in curia scarseggiano nei posti di comando
di Franca Giansoldati
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Domenica 11 Ottobre 2020, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 10:11

Città del Vaticano - Papa Francesco torna a ripetere che vorrebbe più donne nei posti di responsabilità nella Chiesa, anche se in questa direzione il Vaticano si muove con la velocità di un bradipo. In curia, infatti, tolta qualche sottosegretaria di recente nomina, non c'è ancora nessun capo di congregazione o pontificio consiglio. «Preghiamo perché i fedeli laici, specialmente le donne. partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilita' della Chiesa», ha detto papa Francesco al termine dell'Angelus.

Le parole del pontefice

«Nessuno di noi e' stato battezzato prete ne' vescovo - ha osservato -, siamo stati tutti battezzati come laici, laici e laiche.

Sono protagonisti della Chiesa».

«Oggi - ha proseguito - c'e' ancora bisogno di allargare gli spazi di una presenza femminile piu' incisiva nella Chiesa e di una presenza laica, si intende, ma sottolineando l'aspetto femminile, perche' in genere le donne vengono messe da parte. Dobbiamo promuovere l'integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti».

Papa Francesco ha poi nuovamente sorvolato su una questione di cruciale importanza: finora la Santa Sede non ha mai voluto né firmare, né ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa siglata ad Istanbul per contrastare la violenza sulle donne. 

Il documento investe moltissimo sulla prevenzione, cerca di proteggere le vittime e perseguire i trasgressori, definisce la violenza contro le donne una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione. I firmatari si impegnano a diffondere una cultura paritaria e di rispetto.  La firma del Vaticano avrebbe un valore simbolico altissimo.

Sul perché la Santa Sede non abbia mai firmato né ratificato questo trattato nessuno finora ha fornito una risposta convincente. In curia spiegano che la Santa Sede non firma trattati 'regionali'. Peccato però che nel 2000 la Santa Sede abbia aderito al trattato sulla moneta unica (anch'esso di carattere regionale).  Il che fa riflettere: forse i diritti umani relativi alle donne sono inferiori alle ragioni legate all'adesione all'euro?

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