Papa Francesco allarmato per le morti Covid in Amazzonia, strage di indios

Papa Francesco allarmato per le morti Covid in Amazzonia, strage di indios
di Franca Giansoldati
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Domenica 31 Maggio 2020, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Città del Vaticano - Dossier, lettere, telefonate, documenti, fotografie. Sul tavolo di Papa Francesco sono arrivate, in queste settimane, diverse informazioni che attestano di come la pandemia in Brasile abbia colpito pesantemente gli stati amazzonici, mettendo in ginocchio soprattutto le popolazioni indie che vi abitano. Una strage.

«Cari fratelli e sorelle, sette mesi fa si concludeva il Sinodo Amazzonico; oggi, festa di Pentecoste, invochiamo lo Spirito Santo perché dia luce e forza alla Chiesa e alla società in Amazzonia, duramente provata dalla pandemia. Tanti sono i contagiati e i defunti, anche tra i popoli indigeni, particolarmente vulnerabili. Per intercessione di Maria, Madre dell’Amazzonia, prego per i più poveri e indifesi di quella cara Regione, ma anche per quelli di tutto il mondo, e faccio appello affinché non manchi a nessuno l’assistenza sanitaria» ha detto Francesco dopo l'Angelus.

Il Papa ha ripetuto che la cura delle persone è più importante dell'economia quasi volesse rispondere a distanza al presidente Bolsonaro che continua a minimizzare il problema per non creare troppi danni al paese. «Noi persone siamo tempio dello Spirito Santo, l'economia no».

Secondo dati parziali in Amazzonia si ipotizzano oltre 150 mila contagi. I morti sono almeno 7449 secondo la Repam, la rete cattolica pan amazzonica. Solo a Manaus i casi di contagio sono più di 12 mila. Poco tempo fa ha fatto il giro del mondo la fotografia presa da un elicottero delle fosse comuni che si stavano scavando a Manaus.

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