Epurazioni in curia, Papa spedisce il vescovo contrario a benedire le coppie gay a Reggio Emilia

Epurazioni in curia, Papa spedisce il vescovo contrario a benedire le coppie gay a Reggio Emilia
di Franca Giansoldati
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Lunedì 10 Gennaio 2022, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 09:01

Città del Vaticano – Dopo settimane di indiscrezioni un'altra testa è saltata in curia: stavolta si tratta del segretario della Congregazione per la Fede, l'arcivescovo Giacomo Morandi spedito dal Papa a fare il vescovo a Reggio Emilia, una sede vescovile che si è appena liberata con l'andata in pensione dello stimatissimo Massimo Camisasca.

Da tempo la posizione di Morandi, secondo il tam tam curiale, al dicastero della Fede era piuttosto traballante.

La sua stella si era improvvisamente appannata per avere fatto pubblicare, l'anno scorso, il responso dottrinale (negativo) relativo alla benedizione alle coppie gay. Una precisazione teologica chiara, coerente e netta. Nonostante avesse avuto (ovviamente) il benestare del pontefice qualcosa però non deve essere filato liscio visto che il 'Responsum' ha creato non pochi contraccolpi all'interno della Chiesa, soprattutto nelle frange più liberal, fino a rendere necessario a Bergoglio una mossa a sorpresa concretizzatasi oggi con una rimozione soft. 

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Sono anni che nel mondo anglosassone e tedesco la Chiesa di base chiede di modificare il Catechismo nella parte che riguarda l'omosessualità e chiede, al contempo, di arrivare a forme di benedizione per le coppie gay. Nel frattempo erano arrivate copiose alla Congregazione della Fede le richieste di tanti vescovi che chiedevano lumi su come comportarsi nelle proprie diocesi di fronte a diverse coppie omosessuali. Da qui la necessità di un 'Responsum' valido per tutti i vescovi del mondo che l'anno scorso ha tagliato definitivamente la testa al toro, vietando tassativamente prassi del genere. A stilare il documento era stato proprio Morandi che, attingendo al patrimonio dottrinale, aveva perfettamente chiarito i limiti pastorali delle richieste. 

Ecco il passaggio centrale del documento: «non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso (...) non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppur remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia».

Il documento terminava con la seguente formula: «Il Sommo Pontefice Francesco, nel corso di un’Udienza concessa al sottoscritto Segretario di questa Congregazione, è stato informato e ha dato il suo assenso alla pubblicazione del suddetto Responsum ad dubium, con annessa Nota esplicativa».

Subito dopo la pubblicazione da alcune testate giornalistiche considerate vicine a Santa Marta era stato chiarito che il Papa di quel documento, in quei termini, forse non ne sapeva nulla. Da qui la volontà a smarcarsi. Stamattina l'esito finale di questo caso che contribuisce a creare ulteriori spaccature e divisioni sulla interpretazione della 'retta dottrina'. 

«La gioia e' il primo sentimento profondo che piu' si e' impresso nel mio cuore nell'istante in cui mi e' stata comunicata la nomina» ha detto il nuovo vescovo di Reggio Emilia Morandi. Il suo messaggio  e' stato letto dal predecessore Massimo Camisasca che ha indetto a mezzogiorno una convocazione episcopale per annunciare il suo addio alla citta'.

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