Papa Francesco ad Assisi: «Chiesa povera e fraternità». L'enciclica dopo gli scandali cita l'Imam per 5 volte

Papa Francesco ad Assisi: «Chiesa povera e fraternità». L'enciclica dopo gli scandali cita l'Imam per 5 volte
di Franca Giansoldati
4 Minuti di Lettura
Domenica 4 Ottobre 2020, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 08:47

CITTÀ DEL VATICANO Firma l'enciclica post Covid sulla pietra del sepolcro di San Francesco, ad Assisi, da solo, immaginando una Chiesa più povera, meno strutturata e più aperta verso migranti, bisognosi, musulmani. E' una grande accelerata al desiderato percorso di fratellanza universale. Perché nessuno si può salvare da solo. Il Papa in Fratelli Tutti ha persino inserito il nome del grande imam sunnita Al Tayyeb del Cairo, per esempio, all'interno del testo magisteriale per ben cinque volte. Il nome di Gesù nella settantina di pagine dell'enciclica, è disseminato, invece, per 13 volte, quello di Maria 5 mentre il nome di Dio una cinquantina.

La Chiesa da campo che immagina Papa Bergoglio è capace di abbracciare tutti ben sapendo che con lo tsunami del coronavirus nulla sarà più come prima. Per nessuno. La pandemia ha di fatto accelerato la fragilità delle catene globali, gli squilibri economici e l'aumento delle disuguaglianze con il rischio concreto di far saltare equilibri sociali, politici e internazionali. Il mondo post Covid in via di costruzione ha bisogno, secondo il Papa, di un rafforzamento della politica multilaterale e di una visione meno individualistica.

Becciu e il processo a Pell. Il sospetto: teste comprato. Indagine su bonifici per 700mila euro

PELLEGRINAGGIO
Ieri per Papa Francesco è stata una giornata davvero importante. Era la prima volta che un pontefice firmava una lettera enciclica fuori dal Vaticano. Era anche il suo primo pellegrinaggio fuori Roma dall'inizio della pandemia. Aver potuto riprendere i viaggi per dirigersi verso la cittadella del Poverello dopo mesi di isolamento forzato lo deve avere distratto un po' da tutte le grane che gli sono piovute addosso in questi giorni segnati dai veleni in curia, dal dossieraggio sui cardinali, dalle indagini in corso sulle truffe e gli scandali finanziari. Forse è anche per questo che dopo avere firmato l'enciclica davanti al sepolcro di San Francesco, senza folle e dignitari, con solo alcuni frati attorno, ha chiamato a sé i tre funzionari della Segreteria di Stato che lo hanno aiutato nelle traduzioni e ai quali è andato un ringraziamento per il lavoro collettivo svolto dalla Prima Sezione della Terza Loggia. Parole non banali che sono arrivate come un segnale di incoraggiamento a chi lavora in curia,più che mai delegittimata da una immagine pessima costruitasi in queste anni di tempesta.

Ad Assisi è esposto il corpo del ragazzino che faceva miracoli e amava i pc, verrà beatificato il 10 ottobre

Becciu, l'allerta ignorata nel 2013: «Evitare a quel finanziere i rapporti con il Vaticano»

Fratelli Tutti verrà distribuita con l'Osservatore Romano di oggi, anche se il suo contenuto è stata svelato da un sito spagnolo conservatore che clamorosamente ha rotto un embargo mondiale. Ora è partita la caccia al responsabile di questo leak, aumentando le già tante grane vaticane in attesa di soluzione. Il titolo del documento - tratto da uno scritto di San Francesco- è stato tanto criticato da teologhe e associazioni femminili di tutto il mondo per la carenza di linguaggio inclusivo. Si aspettavano che nel titolo il Papa aggiungesse la parola sorelle'. Francesco però deve averci messo una toppa perché nella introduzione spiega che l'enciclica abbraccia indistintamente fratelli e sorelle, in un abbraccio paritario, proiettato nella costruzione di un futuro migliore.
SUORE
In mattinata, poi, prima di rendere omaggio a San Francesco ha fatto una tappa non prevista nel programma al monastero delle clarisse di Spello. E' la terza volta che si ferma da queste suore di clausura. Stavolta, però, la visita improvvisata ha assunto una portata maggiore, simbolica, anche perché in questo modo il Papa ha voluto omaggiare la grandissima eredità lasciata da Santa Chiara, una santa alla quale il Poverello era tanto legato.
Papa Francesco è arrivato ad Assisi verso le 15 a bordo della sua auto, con un po' di folla che lo applaudiva dietro le transenne. E' sceso zoppicando, senza indossare la mascherina e si è diretto dentro la basilica, scendendo fino alla cripta. Qualcuno facendo notare che la mascherina è obbligatoria nel Lazio e non in Umbria ci ha scherzato sopra. Ha celebrato una rapida messa e ha ripreso subito la via del ritorno, concedendosi prima un mate, la tipica bevanda argentina, offerta dall'economo del convento, Jorge, anche lui di origine argentine.

Video

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA