Padre Georg e l'attacco a papa Francesco: «Mi dimezzò come prefetto». Con la morte di Ratzinger pace finita tra conservatori e progressisti

Il primo strappo è di don Gaenswein

Padre Georg e l'attacco a papa Francesco: «Mi dimezzò come prefetto». Con la morte di Ratzinger pace finita tra conservatori e progressisti
di Franca Giansoldati
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Venerdì 6 Gennaio 2023, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 08:55

Sul sagrato di San Pietro la dimensione di unità tra i 130 cardinali presenti è solo apparente. Più che altro una proiezione ideale. Non è un mistero che persino il funerale del Pontefice emerito sia stato influenzato dalle tensioni che da anni viaggiano in modo carsico agitando ciclicamente il Collegio cardinalizio. Questioni dottrinali, impostazioni su come gestire la Santa Sede, timori per eventuali strappi, licenziamenti bruschi e immotivati, nepotismi.

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Padre Georg e l'attacco a Bergoglio

Con la scomparsa di Ratzinger, non più pontefice da dieci anni ma ugualmente punto di riferimento di una buona fetta di Chiesa di stampo più conservatrice, c'è il rischio che la quiete finora rispettata possa saltare. Non più bergogliani contro ratzingeriani, ma conservatori contro novatori. E anche la scelta di don Georg Gaenswein, segretario del defunto, di far pubblicare il suo libro di memorie con tutti i retroscena di questi anni di silenzio trascorsi nel Monastero Mater Ecclesiae, proprio il giorno delle esequie, non sembra un buon segnale. Tra quelle pagine, per esempio, viene rivelato il dolore che Francesco ha arrecato a Ratzinger nel vedere il proprio lavoro venire smontato pezzetto per pezzetto dal successore.

A cominciare dall'annosa questione della messa in latino che «spezzò il cuore» a Benedetto XVI.

 

Le rivelazioni

Oppure un'altra rivelazione contenuta nel libro lo shock provato dal licenziamento in tronco nel 2020 da prefetto della Casa Pontificia. Scrive don Georg: «Restai scioccato e senza parole». Ricorda che era già stato estromesso da qualche tempo da alcuni appuntamenti ufficiali. «Lei rimane prefetto ma da domani non torni al lavoro». Benedetto XVI commentò ironicamente con il suo segretario: «Penso che Papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode...»; Ratzinger scrisse personalmente al Papa argentino per intercedere ma nulla cambiò. E Georg nel libro si definisce così: «Ero un prefetto dimezzato».

Georg puntualizza anche sulla scelta personale di Bergoglio di rinunciare ad abitare nell'appartamento apostolico. «Gli spazi personali nell'appartamento pontificio sono equivalenti a quelli di Francesco nell'appartamento di Santa Marta». Come dire che le motivazioni sono state altre anche se vengono presentate come una scelta per risparmiare e non sprecare. Ora per l'ex segretario di Ratzinger si apre l'incognita sul suo futuro. A breve lui e le quattro Memores Domini - Rossella, Loredana, Carmela e Cristina - le laiche di Comunione e Liberazione che vivevano nel monastero sul colle vaticano, dovranno lasciare libero l'edificio nel quale hanno vissuto con Ratzinger.


FUTURO
Il capo dei vescovi tedeschi, monsignor Georg Baetzing, interpellato dai giornalisti dopo il funerale se vi fosse già pronto per un ruolo tra i vescovi in Germania per l'ex segretario di Ratzinger ha messo le mani avanti: «Dipenderà dal diretto interessato e da chi in curia si occupa di questa questione». Un altro cardinale che venne liquidato da Papa Francesco dall'oggi al domani e senza motivo, l'ex prefetto della Congregazione della Fede è rimasto da allora senza ruoli. Nel 2016 Gerhard Muller ricevette il benservito previa telefonata: «Da domani lei non venga più a lavorare». Il cardinale teologo di fama internazionale e curatore dell'opera omnia di Ratzinger, accettò in obbedienza la decisione. Oggi è un conferenziere chiamato dalle università di tutto il mondo. Tra i cardinali presenti sul sagrato c'era anche Zen, il porporato che ha messo in guardia Bergoglio sull'accordo siglato con Pechino. Papa Francesco finora non lo ha mai voluto ricevere e Zen non fa mistero della sua avversione alla politica di questo pontificato.
 

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