Musei Vaticani, cade pezzo di travertino dalla volta del Cortile della Pinacoteca: l'umidità e l'annus horribilis

Musei Vaticani, cade un pezzo di travertino dalla volta del Cortile della Pigna: l'umidità e l'annus horribilis
di Franca Giansoldati
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Martedì 26 Gennaio 2021, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 21:11

Città del Vaticano – A ridosso dalla riapertura dei Musei Vaticani, annunciata dalla direttrice Barbara Jatta per il 1 febbraio, un sequenza di eventi sta causando parecchi grattacapi al di là del Tevere. L'annus horribilis sembra non dare tregua al museo del Papa.

Alcuni giorni fa due grossi pezzi di travertino si sono staccati improvvisamente sopra il cornicione del cortile della Pinacoteca andandosi a schiantare sul selciato. Meno male che sotto non c'erano turisti che transitavano e che il museo era chiuso per via del Covid, perché da quell'arco ogni giorno transitano decine di migliaia di persone. I pezzi di marmo che componevano la corona nella volta, alti circa 30 centimetri l'uno e del peso di diversi chili, si sono probabilmente staccati a causa dell'umidità. La pioggia di questi giorni che è caduta incessante e abbondantemente, potrebbe essere stata la causa primaria, ma lo potranno stabilire solo eventuali monitoraggi. 

A questo evento decisamente preoccupante se ne è aggiunto un altro, finora tenuto piuttosto silenziato e messo quasi in secondo piano.

Il grande restauro del cortile della Pigna, annunciato con tanto orgoglio dal Vaticano nel 2019, è stato bloccato. L'ultima facciata è in attesa di ulteriori decisioni. Il fatto è che le ristrutturazioni delle altre facciate, in alcuni punti, hanno fato affiorare visibili problemi dovuti alla umidità. 

I lavori erano iniziati nel 2015 e prevedevano il consolidamento e le pitture con tinte naturali realizzate con terra, latte vaccino e calce. Era stato detto, durante la presentazione, che si trattava di materiali in grado di assorbire l'umidità rilasciandola in maniera più neutrale, secondo una ricetta antica di secoli. 

Ma anzichè togliere la malta antica che c'era sotto, sembra sia stata mantenuta e dipinta con un colore bel colore ocra. Tra il colore e la malta vecchia di 100 anni l'umidità potrebbe avere lavorato a sfavore e nell'arco di un anno ha iniziato a rovinarsi in alcuni punti. In pratica il pigmento ha iniziato a spellicolarsi. 

Sempre a causa dell'umidità anche il tetto della magnifica Sala Regia, dove il Papa generalmente incontra il corpo diplomatico, comincia a dare seri grattacapi poiché le grandi travi di legno sembrano avvertire un certo deterioramento. Anche in questo caso i primi segnali di allarme sono stati diversi stucchi del meraviglioso soffitto a botte che sono caduti sul pavimento di marmo della sala dipinta dal Vasari, appena restaurata anch'essa. Anche in questo caso l'umidità. Qualcuno teme che il tetto possa addirittura cedere. Per questo il dossier è arrivato sui tavoli dei vertici del Vaticano al fine di capire che soluzione fornire e in che tempi.

Ad aver messo a dura prova la struttura museale in questo anno non è solo la pandemia, con il conseguente blocco dei turisti, ma pure questa sequenza di effetti indesiderati collegati certamente  alle condizioni meteo avverse che hanno fatto affiorare altri grossi problemi da risolvere. 

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