Dal Vaticano i timori sui migranti: «Quando sono in mare vanno aiutati»

Dal Vaticano i timori sui migranti: «Quando sono in mare vanno aiutati»
di Franca Giansoldati
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Giovedì 29 Settembre 2022, 13:40

Città del Vaticano - «Quando uno è in difficoltà in mare, si è umanamente e moralmente obbligati ad aiutarlo e non a rendere le cose più difficili». Lo ha ricordato ai vincitori delle elezioni italiane il cardinale Michael Czerny, a capo del dicastero per lo Sviluppo umano integrale, rispondendo ad una domanda se fosse preoccupato che nei programmi della coalizione di centro destra non fosse tanto contemplata l'accoglienza ai migranti. Siete preoccupati? «La vera risposta la deve dare la chiesa in Italia che ha fatto molto per accompagnare migranti e rifugiati. Ha sostenuto iniziative importanti anche nel Mediterraneo. Si tratta di diritti che hanno migliaia di anni».

Di contro, però, i missionari comboniani attraverso il missionario che segue il comparto immigrazione dell'ordine ha invitato la futura premier Giorgia Meloni ad avere un incontro per cercare soluzioni “intelligenti” per arrivare ad un piano che preveda una integrazione reale ed effettiva.

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Padre Daniele Moschetti, in una intervista al Messaggero, ha affermato: «Governo dopo governo, in questi ultimi vent'anni, non sono mai stati fatti piani organici sull'immigrazione.

Siamo rimasti sostanzialmente alla Bossi-Fini e ai provvedimenti dell'allora ministro Salvini. Ci sono stati tanti slogan, a volte slogan pessimi, altre volte slogan costruttivi, ma al di là delle tante parole la questione è al palo e va affrontata pensando al futuro. Ed è proprio alla futura premier che chiedo un incontro se troverà il tempo. La sfida che abbiamo riguarda il nostro paese, le pensioni, i lavori che gli italiani non vogliono più fare, i paesini che si spopolano, la denatalità. Ora che è terminata la campagna elettorale serve una politica intelligente. Non si tratta forse di un fenomeno destinato ad aumentare in futuro? Una realtà che costituisce un punto di forza comune se gestito bene, una ricchezza non solo economica? La qualità della vita di tutti dipende da una politica migratoria intelligente».  Padre Moschetti ha invitato ad essere pragmatici: «I migranti che arrivano su un barcone non lo fanno perchè vogliono morire semmai vogliono costruirsi una vita. Bisogna insegnare loro subito la lingua, la nostra Costituzione. Se si mettono nei ghetti si moltiplicano i problemi e non aiuta di sicuro e da qui si genera la paura degli italiani. Purtroppo un piano organico per l'accoglienza e l'integrazione non esiste e da qualche parte bisognerà iniziare». 

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