Cardinale Parolin, «Via le mani della mafia dal culto della Madonna e dalla religiosità popolare»

Cardinale Parolin, «Via le mani della mafia dal culto della Madonna e dalla religiosità popolare»
di Franca Giansoldati
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Martedì 8 Settembre 2020, 14:47

Città del Vaticano - I pellegrinaggi nei santuari mariani dei mafiosi, i riti di appartenenza alla criminalità mutuati dalla religiosità popolare, gli inchini della statua del santo patrono davanti alla casa del boss. Davanti a questi fenomeni ancora esistenti nel profondo Sud la Chiesa di Francesco fa quadrato e ripete che bisogna liberare la Madonna dalla mafia. Una settimana fa  lo aveva ripetuto papa Francesco inviando un messaggio a padre Stefano Cecchin presidente della Pontificia accademia mariana internazionale (Pami), oggi è stato il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin a tornare sull'argomento.

«La religiosita' popolare e' un grandissimo tesoro di cui la Chiesa non puo' fare a meno perche' sostiene la fede, pero' ha bisogno di essere purificata di alcuni elementi che non le sono propri, tanto piu' se sono elementi malavitosi e criminali, ma anche di tante forme magari di superstizione» ha detto dal Santuario di Torre di Ruggiero (Catanzaro), dove ha celebrato la solenne messa per la festa della Madonna delle Grazie. «C'e' tutto un lavoro da fare a cui i pastori si dedicano con grande attenzione, pero' preservando il valore, perche' bisogna stare attenti a non buttare il bambino con l'acqua sporca».

Padre Cecchin ha istituito un comitato di varie personalità (antropologi, sociologi, magistrati, teologi) per analizzare e monitorare meglio il fenomeno. 

«La devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza – scrive Francesco  –, liberandolo da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà, onestà e solidarietà».

Il riferimento, neppure troppo velato, è all’uso che le varie mafie fanno degli eventi religiosi - processioni e feste patronali in particolare - per mostrare la propria presenza sul territorio e anche per creare consenso facendo proprio leva attraverso la fede popolare. 


 

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