Jean Vanier, il passato “noir” e inconfessabile del fondatore dell'Arche in 900 pagine

Abusi, il passato noir e inconfessabile di Jean Vanier fondatore dell'Arche in 900 pagine, ecco cosa hanno trovato su di lui
di Franca Giansoldati
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Giovedì 2 Febbraio 2023, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 17:05

Città del Vaticano – E' un passato nero come la pece quello fuoriuscito dalla commissione di indagine indipendente, istituita nel 2020 da L'Arche, per scandagliare  la vita privata del loro fondatore, Jean Vanier. Dietro una facciata internazionalmente impeccabile, costruita per avere accolto persone gravemente disabili mentalmente, si nascondeva solo una mentalità abusante. Tutto era destinato a restare nelle pieghe silenziose della struttura dove l'omertà più totale ha protetto per anni la figura di Vanier, scomparso nel 2019. Solo con la sua morte sono iniziate ad affiorare le prime crepe fino alla decisione della struttura cattolica diffusa in 37 paesi di scoperchiare il vaso di Pandora e procedere alla purificazione.

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In tutto sono state riscontrate 25 vittime abusate, tutte donne, molte sposate, altre consacrate.

Ognuna di loro ha avuto una relazione con il fondatore in una situazione di sostanziale plagio che le costringeva ad assoggettarsi a lui. Secondo la ricerca effettuata che consta di ben 900 pagine, naturalmente dettagliatissima e documentate, le dinamiche psicologiche sono morbose e sbilanciate. Le relazioni sono classificate come abusive, altre sono relazioni trasgressive. Molte donne sono ormai decedute in ogni caso queste vicende hanno definitivamente sgretolato il mito che Jean Vanier aveva costruito su di sé. Per vescovi, cardinali, istituzioni e persino pontefici, un quasi santo capace di una visione evangelicamente concreta. 

Il documento conferma quanto L'Arche aveva parazialmente reso pubblico già nel febbraio 2020, a proposito dell'adesione di Jean Vanier alle dottrine del suo padre spirituale, padre Thomas Philippe, e alle pratiche abusive ad esso collegate.

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In seguito a questa prima inchiesta L'Arche ha deciso di istituire una seconda commissione di studio per comprendere meglio la carriera di Jean Vanier, la storia della fondazione de L'Arche e le dinamiche istituzionali in atto all'interno dell'organizzazione. La Commissione di studio ha lavorato in modo indipendente, accompagnata da un Comitato scientifico incaricato di seguirne i lavori.

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I leader attuali de L'Arche International, Stephan Posner e Stacy Cates Carney, hanno diffuso un comunicato eloquente: «Siamo sconvolti e condanniamo ancora una volta, senza riserve, le azioni del nostro fondatore e di Thomas Philippe. Le loro idee sono in totale contraddizione con le regole elementari del rispetto e dell'integrità delle persone e contrarie ai principi fondamentali delle nostre comunità. Chiediamo sinceramente perdono a coloro che sono stati vittime di questi abusi». 

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