Nell'articolo viene riportato uno studio condotto nel febbraio 2017 (all’indomani del Muslim Ban di Trump) dall’istituto inglese Chatham House che si basava su un sondaggio svolto in 10 Paesi dell’Ue sul tema dell’immigrazione musulmana. Il 55% degli intervistati riteneva che si dovesse bloccare, il 20% negativamente, mentre il 25% si era astenuto. Le percentuali affermative più alte si sono registrate in Polonia (71%), dove il numero degli immigrati musulmani è molto basso (0,1%); in Austria (65%), dove il 7,9% della popolazione è musulmana, sono presenti diversi movimenti xenofobi; e in Francia (61%), nazione che è stata duramente colpita negli ultimi anni dal terrorismo jihadista. L’Italia ha registrato la percentuale del 51%. Nel nostro Paese, scrivono i gesuiti, l'islamofobia è alimentata dalla falsa percezione che i musulmani siano tendenzialmente filo-terroristi. Esattamente quello che afferma il ministro Salvini.
«È noto che la «fobia» dello straniero – si legge - tende a modificare la percezione della realtà dei fatti, a creare allarmanti fake news. Ad esempio, molti in Italia pensano che la criminalità sia cresciuta in rap- porto diretto con l’aumento dell’immigrazione».
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