Papa Francesco manda a Ischia l'Elemosiniere per dare a chi soffre rosari benedetti

Papa Francesco manda a Ischia l'Elemosiniere per dare a chi soffre rosari benedetti
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 7 Dicembre 2022, 15:53

Città del Vaticano – Per tutti coloro che a Ischia hanno perso un familiare o un amico, così come per chi ha visto distrutto in una notte il lavoro di una vita, la propria casa o il proprio negozio travolti dal fiume di fango, il giorno dell'Immacolata arriverà una carezza dal Papa. Per fare sentire agli ischitani la sua vicinanza Francesco ha deciso di inviare il Suo Elemosiniere a Casamicciola Terme proprio nei giorni in cui si celebrano i funerali delle dodici vittime. Il Vaticano ha annunciato che è suo desiderio «che a quanti sono stati colpiti dal lutto sentano il suo abbraccio per il tramite del cardinale Konrad Kraiewsk». A ciascuno dei familiari delle vittime ha destinato una corona del rosario affinché possano avere il conforto della fede e della preghiera. All'Angelus, due domeniche fa, ha voluto indirizzare parole di solidarietà senza mancare di ringraziare i volontari che in quelle ore stavano lavorando per liberare dal fango le strade e per ritrovare gli ultimi corpi senza vita travolti dall'alluvione. 

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La prima visita dopo il terremoto

Non è la prima volta che il cardinale elemosiniere, Kraiewsky va a Casamicciola per rincuorare e confortare le persone.

Lo aveva fatto anche dopo il terremoto. Anche in quella occasione era stato incaricato dal Papa di portare ai terremotati aiuti e denaro. 

 

Chi è l'elemosiniere del Papa

Il cardinale Kraiewski è considerato da Francesco il suo prezioso braccio destro per raggiungere le persone che soffrono in tutta Italia. E' a lui che spesso affida denaro per pagare gli affitti o le bollette di tante famiglie indigenti romane che altrimenti non saprebbero come arrivare alla fine del mese. In passato ha organizzato molte belle iniziative benefiche per aiutare senzatetto, disoccupati, handicappati, malati e anche transessuali in estrema difficoltà. Questi ultimi furono soccorsi durante il lockdown perchè non sapevano più come mangiare non avendo più clienti. Per questa sua attività umanitaria a 360 gradi il cardinale è finito però anche nei guai: è successo tre anni fa quando l'Acea aveva staccato la luce ad un condominio occupato abusivamente da anni da decine di famiglie e gruppi di anarchici. Kraiewski era intervenuto riattaccando la corrente perchè all'interno del palazzo occupato, aveva spiegato, c'erano persone anziane e bambini al freddo. Questa azione illegale gli era costata anche una denuncia. Il cardinale aveva subito rassicurato che avrebbe pagato lui tutti i conti in sospeso che ammontavano a oltre 100 mila euro ma della vicenda non si è più saputo nulla.  

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