Il cardinale Zuppi a Kiev, incontro con Zelensky: lungo colloquio, prosegue la diplomazia umanitaria

Il cardinale Zuppi a Kiev, incontro con Zelensky: lungo colloquio, prosegue la diplomazia umanitaria
di Franca Giansoldati
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Martedì 6 Giugno 2023, 13:19

CITTA' DEL VATICANO  Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha ricevuto stamattina il cardinale Matteo Zuppi a Kiev. La missione del cardinale emissario di Papa Francesco avrebbe avuto un lungo scambio incentrato su alcuni punti chiave di carattere umanitario che potrebbero sfociare – almeno questa è la speranza - nella direzione di un futuro percorso di dialogo. L'incontro è stato organizzato dal nunzio apostolico in Ucraina, il lituano Visvaldas Kulbokas che ha sempre insistito sul valore della cosiddetta diplomazia umanitaria, un fattore che in questi mesi ha portato dietro le quinte alla liberazione e allo scambio dei prigionieri. 

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Già ieri l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrii Yurash, personalmente impegnato nel facilitare la missione vaticana, aveva detto che «l'Ucraina accoglie con favore l'interesse della Santa Sede per la sanguinosa guerra, iniziata dalla Russia, e le intenzioni di comprendere profondamente le realtà».

E questo avrebbe permesso di «trovare risposte appropriate in nome della giustizia e della pace». 

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Il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, da Roma, ha commentato che non si tratta ovviamente di una mediazione di pace o di un piano diplomatico secondo gli schemi procedurali usuali e normalmente utilizzati in situazioni belliche, ma di un gesto che si sviluppa su altri terreni. «Non di una mediazione di pace: di questo non si tratta, ma di una missione umanitaria, di una missione di ascolto del cardinale inviato direttamente da Papa Francesco» ha detto Impagliazzo sintetizzando l'attività di facilitazione in corso. 

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Prima di andare dal presidente Zelensky il cardinale Zuppi ieri aveva avuto colloquio con l'arcivescovo Shevchuk, capo della Chiesa greco cattolica e, successivamente con alcuni funzionari governativi con i quali sono stati affrontati aspetti delicati e cruciali, come la questione del ritorno in patria di oltre 19 mila bambini ucraini deportati dai russi, molti dei quali già adottati secondo un processo di progressiva “russificazione”. 

«E' inaccettabile che la violenza di questa guerra abbia colpito i bambini. Papa Francesco, parlando dell'Ucraina, ha usato un'espressione molto bella: 'Le vostre lacrime sono le mie lacrime, il vostro dolore è il mio dolorè. E oggi dico che i vostri figli sono i nostri figli, posso parlare di questo perché tanti bambini sono venuti in Italia. Naturalmente, la Chiesa farà tutto il possibile per proteggere la vita dei bambini» ha sottolineato l'inviato del Papa.

Il cardinale Zuppi è stato anche accompagnato a rendere omaggio alle vittime di Bucha. Sul luogo del massacro l'arcivescovo di Bologna si è soffermato in preghiera e ha deposto un mazzo di fiori. Visibilmente commosso, nelle poche parole pronunciate, ha rammentato la brutalità che ha potuto vedere a Marzabotto, sulle montagne del Bolognese, quando i nazisti furono responsabili di una delle peggiori pagine nere della storia con una rappresaglia costata la vita a 770 civili, tra cui oltre duecento bambini. 

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