Il Papa commissaria la Caritas Internationalis, troppo disagio interno tra i dipendenti

Il Papa commissaria la Caritas Internationalis, troppo disagio interno tra i dipendenti
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 23 Novembre 2022, 11:03

Nuovo tsunami in Vaticano: stavolta al centro di un drastico provvedimento firmato Papa Francesco è la Caritas Internationalis. In un colpo solo, con un decreto senza precedenti, ha azzerato tutti i vertici, e al loro posto ha collocato al timone della confederazione caritativa che opera nel mondo un commissario straordinario. Si tratta di un manager italiano che in passato ha lavorato per risanare gli enti lirici sinfonici, l'Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa e, inoltre, ha guidato alcune compagnie petrolifere: Pier Francesco Pinelli.

Dalle spiegazioni ufficiali che sono state fornite dalla Santa Sede vi sarebbe l'obiettivo di aggiustare il funzionamento interno della Caritas Internationalis e avviare una «revisione dell'attuale assetto normativo per renderlo più adeguato alle sue funzioni statutarie nonché preparare l'ente alle elezioni previste per la prossima assemblea generale, l'anno prossimo».

In realtà, al di là dei comunicati e del linguaggio asettico, era stata avviata in silenzio dal Papa un'indagine conoscitiva per capire il motivo di tanto disagio interno tra i dipendenti.

Mobbing, favoritismi, cordate, clientelismo e tutto quello che gli inglesi definiscono efficacemente in una parola: mismanagement, vale a dire una cattiva organizzazione al punto da avere intaccato lo spirito di corpo di chi ci lavorava fino a trasformarlo in un ambiente tossico. Nell'arco di quattro anni se ne sono andati quasi venti dipendenti, alcuni dei quali messi alla porta con metodi brutali e certamente non in linea con una realtà ecclesiale.

Al cardinale filippino che dal 2015 guidava l'organismo, Luis Tagle è spettato il compito di leggere integralmente il provvedimento papale durante la plenaria dell'organismo vaticano, difendendo i risultati dello studio indipendente che sono all'origine della defenestrazione collettiva. «Vorrei assicurarvi che non si tratta, non si tratta, non si tratta ha ripetuto tre volte il porporato - di molestie o abusi sessuali. Non si tratta, ancora una volta, di cattiva gestione del denaro. Non si tratta di questo. Il Decreto indica chiaramente il suo intento».

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Ad ascoltarlo in sala non c'era il segretario generale Aloysius John, un laico di origini indiane, naturalizzato in Francia. Era stato eletto a questo incarico nel 2019 solo per una manciata di voti e non tutti al di là del Tevere apprezzavano certi suoi modi bruschi. Al di là dell'attuale bufera le chiacchiere sulla Caritas Internationalis andavano avanti da parecchio tempo. Già ai tempi di Benedetto XVI il dossier era finito sul tavolo di Papa Ratzinger, anche se all'epoca si parlava di opacità nella gestione finanziaria. Il cardinale che guidava l'ente era il cardinale honduregno Oscar Maradiaga, uno dei più stretti collaboratori di Papa Francesco e suo grande elettore. Successivamente al suo posto Bergoglio ha collocato il filippino Tagle.

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«La notizia di questo provvedimento potrebbe forse portare un po’ di inquietudine o confusione in alcuni di voi. Ma dovete essere certi del fatto che questa decisione del Santo Padre è arrivata dopo uno studio attento e indipendente dell’ambiente di lavoro del Segretariato e della governance esercitata dalle persone e dagli organi responsabili» ha aggiunto Tagle, secondo quanto riferito da Vatican News. A suggerire il nome del commissario Pinelli per superare l'impasse nella gestione delle risorse umane è stato il cardinale Michael Czerny, gesuita, a Capo del Dicastero dello Sviluppo Integrale e braccio destro di Francesco in tante emergenze caritative nel mondo.

Una delle ultime missioni portate a termine è stata ai confini con l'Ucraina per verificare le condizioni dei profughi della guerra e aiutati da diverse realtà cattoliche. Con l’entrata in vigore del provvedimento cessano dai rispettivi incarichi i membri del Consiglio di rappresentanza e del Consiglio esecutivo, il presidente e i vice presidenti, il segretario generale, il tesoriere e l’assistente ecclesiastico. Il commissario straordinariom «provvederà all’aggiornamento degli statuti e del regolamento di Caritas Internationalis, per una loro maggiore funzionalità ed efficacia, guidando l’ente nella preparazione della prossima assemblea generale». Papa Bergoglio, infine, ha disposto che il commissario straordinario agisca d'intesa con il cardinale Michael Czerny.

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