Coronavirus, lotta alla pandemia anche con il potere della preghiera, attivata la rete nei conventi

Coronavirus, lotta alla pandemia anche con il potere della preghiera, attivata la rete nei conventi
di Franca Giansoldati
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Giovedì 12 Marzo 2020, 10:26

Lotta al coronavirus, il premio Nobel per la medicina, Alexis Carrel già nel secolo scorso affermava che la preghiera costante «permette alla vita dell’uomo di non essere in balia delle onde, delle circostanze, delle situazioni contingenti e sempre cangianti», facendo poi da apripista ad alcune teorie della fisica quantistica sul potere energetico della preghiera.

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Da ieri una catena di preghiere, in risposta ad un appello ai conventi di clausura a concentrare la propria forza della fede nel momento attuale, è stata diramata in tutta Italia.

A chiederlo è stato anche il presidente della Conferenza episcopale, il cardinale Gualtiero Bassetti, ma analoghe richieste sono arrivate alle suore anche da altri vescovi, specialmente dalle zone più colpite dall'epidemia. Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, per esempio, ha indirizzato una lettera alle badesse e ai superiori dei cinque monasteri di clausura presenti nella diocesi lagunare. Fra quanti hanno raccolto l'invito alla preghiera non potevano mancare i monasteri della Lombardia, regione più colpita dalla pandemia.

Le diciotto religiose domenicane del convento di San Sigismondo a Cremona hanno deciso di ritrovarsi come sempre per pregare ma anche per leggere brani della peste del Manzoni e le vite dei santi. Una preghiera a più voci, anche lontane tra loro, è quella che chiede suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora del monastero di Santa Rita a Cascia, la quale, a nome di quella comunità agostiniana, scrive: «Aiuta a non sentirsi soli coloro che sono in isolamento, anzi unisci noi tutti nella potenza della preghiera e nel tuo amorevole abbraccio».

Naturalmente preghiere da recitare rispettando le regole e le modalità del decreto governativo. Le clarisse di Ferentino, in provincia di Frosinone, attraverso la loro pagina Facebook fanno sapere che «non ci sarà il consueto ritrovo di preghiera nella nostra chiesetta, ma chi vuole può unirsi a noi da casa con un santo rosario». Tra le comunità monastiche maschili, quella dell'abbazia benedettina di Farfa, nel Lazio, i sei monaci hanno deciso di mettere un registro all'ingresso della basilica affinché i fedeli, che comunque possono entrare per una breve preghiera, appongano un pensiero, una riflessione, una preghiera su questo difficile momento.


 

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