Antisemitismo, la paura degli ebrei in un sondaggio europeo

Antisemitismo, la paura degli ebrei in un sondaggio europeo
di franca Giansoldati
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Martedì 11 Dicembre 2018, 19:03

Roma  - Lapidi nei cimiteri divelte, croci uncinate disegnate con lo spray, minacce esplicite sui social, sui muri, nel web, segni palesi di un odio che sembrava terminato ma, invece, pare purtroppo riemergere. Non c'è solo il furto delle pietre d'inciampo davanti ad una abitazione un tempo appartenuta ad una famiglia ebrea romana sterminata ad Auschwitz a segnalare che qualcosa sta cambiando. Lo dimostrano anche i sondaggi come ha evidenziato l'Osservatore Romano.  Quasi quattro ebrei su dieci in Europa (il 38 per cento) hanno considerato negli ultimi cinque anni la possibilità di lasciare il paese in cui vivono, perché non si sentono più sicuri a casa loro, a causa della crescita dell’antisemitismo nel vecchio continente. E oltre uno su tre (il 34 per cento) evita di visitare luoghi o cerimonie ebraiche perché non si sente al sicuro, una volta raggiunta la destinazione o lungo la strada per recarvisi.

Sono solo alcuni dei dati che emergono dal rapporto realizzato dalla FRA, l’agenzia Ue per i diritti fondamentali, basato su interviste in dodici paesi europei (Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Svezia e Regno Unito) a 16.395 persone che si definiscono ebree. Per la FRA, l’indagine indica che «l’antisemitismo pervade la sfera pubblica, riproducendo e radicando stereotipi negativi relativi agli ebrei». In Europa, ancora oggi, «il semplice fatto di essere ebrei aumenta la probabilità di dover affrontare un continuo flusso di abusi espressi in diverse forme, ovunque vadano, qualunque cosa leggano».  

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