La Madonna non appare più alla veggente di Medjugorje, il messaggio affidato a Mirijana

la collina pietrosa delle apparizioni di Medjugorie
di Franca Giansoldati
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Venerdì 20 Marzo 2020, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 01:13

Città del Vaticano – La Madonna di Medjugorje ha sospeso le apparizioni. Lo ha annunciato ad una dei cinque veggenti, Mirijana, dicendole che il 2 di ogni mese non avrà più le visioni. Nell'ultimo messaggio celeste, in un passaggio, la Vergine avrebbe trasferito alla donna un concetto rassicurante ma fermo: «vedo cose belle e tristi, ma vedo che c'è ancora amore e l'amore deve essere inoltrato. Figli miei non potete essere felici se non vi amate, se non avete amore in ogni situazione e in ogni momento della vostra vita». Dall'entourage della veggente trapela che ci sarà una sola apparizione annuale il 18 marzo del prossimo anno. Non si sa bene quali siano le motivazioni per le quali la Madonna abbia deciso di non apparire più. Resta un mistero ma i maligni nella cittadina bosniaca meta di milioni di persone ogni anno, sostengono che si farà di nuovo viva una volta che il flagello del coronavirus sarà debellato o perlomeno sarà stato trovato un vaccino efficace. 



Nel frattempo anche il santuario si è svuotato di fedeli per timore di contagi, esattamente come è capitato a quello di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, Lourdes e Guadalupe, in Messico, in testa a ogni classifica mondiale con circa 20 milioni di persone annue. 

La veggente Mirjana ha avuto apparizioni giornaliere, quando era adolescente, dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione, rivelandole il decimo segreto, la Vergine disse che avrebbe avuto apparizioni mensili e così è stato in tutti questi anni fino all'altro ieri. Papa Francesco alcuni anni fa manifestò un certo scetticismo di fronte al fenomeno delle apparizioni calendarizzate, come facessero parte di una specie di palinsesto celeste. «Ma la Madonna è madre, non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni» disse. In questi sei anni il Vaticano ha portato avanti un piano per arrivare a normalizzare la vita del santuario bosniaco. Nel 2014 si è conclusa la indagine teologica sulla natura delle apparizioni, affidata dall'allora Papa Ratzinger ad una commissione che è stata guidata dal cardinale Camillo Ruini.

In parallelo è stato portato avanti anche un commissariamento per mettere un po' a posto le cose anche dal punto di vista amministrativo, anche perché a complicare le cose c'erano anche le conflittualità aperte tra la gestione del santuario da parte dei frati e il vescovo locale che più volte si era lamentato per la mancanza di controllo (anche finanziario). Papa Francesco ha spedito un vescovo polacco a fare una ispezione che è durata fino all'anno scorso. Grazie al lavoro di monsignor Henryk Hoser, Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje sono stati sdoganati ufficialmente i pellegrinaggi. Finora l'enorme flusso di visitatori che ogni anno arrivava al santuario era organizzato da agenzie ma senza che vi fosse l'imprimatur della Santa Sede. Un fenomeno, quello di Medjugorie, che ha anche una forte componente religiosa visto che sulla collina pietrosa dove avvenne la prima apparizione ai veggenti si sono convertite tantissime persone.

Il Vaticano ha specificato che i pellegrinaggi «non devono essere interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa. Va evitato dunque che tali pellegrinaggi creino confusione o ambiguità sotto l’aspetto dottrinale. Ciò riguarda anche i Pastori di ogni ordine e grado che intendono recarsi a Medjugorje e lì celebrare o concelebrare anche in modo solenne».

La Commissione Internazionale di inchiesta sui fenomeni di Medjugorje  ha redatto un rapporto firmato dal cardinale Camillo Ruini in cui si esprime un giudizio positivo sulla soprannaturalità delle prime sette apparizioni.

«Individuato l’oggetto formale e materiale specifico, suscettibile di offrire e delineare la fisionomia di un fatto religioso di specifico interesse dal punto di vista della sua possibile origine soprannaturale, esso può dunque essere riconosciuto, in modo sufficiente e ragionevole, nelle prime sette presunte apparizioni, che si testimonia avvenute dal 24 giugno al 3 luglio 1981 a Ivanka Ivanković, Mirjana Dragičević, Vicka Ivanković, Ivan Ivanković, Milka Pavlović e Ivan Dragičević (c’è da dire che i veggenti Marija Pavlović e Jakov Čolo, tutt’ora parte dei 6 veggenti si sono aggiunti il 25 giugno 1981; mentre Milka Pavlović e Ivan Ivanković sono “usciti” dal gruppo dei veggenti”)».

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