Divieto di dare la comunione ai politici abortisti (come Biden): il Vaticano invita al dialogo i vescovi americani

Divieto di dare la comunione ai politici abortisti (come Biden): il Vaticano invita al dialogo i vescovi americani
di Franca Giansoldati
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Martedì 11 Maggio 2021, 18:44

Città del Vaticano – Non bastava il riottoso episcopato tedesco ormai sempre più spaccato su temi etici a dare grattacapi. Un'altra enorme grana è sul tavolo di Papa Francesco. Stavolta si tratta del divieto di dare la comunione ai politici che sono apertamente abortisti e che i vescovi americani vogliono confermare (riprendendo la dottrina tradizionale della Chiesa). Una questione che da anni sta dividendo la Chiesa statunitense ma sulla quale finora il Vaticano ha cercato di non entrare, di ignorare, di minimizzare fino a che la conferenza episcopale americana non ha fatto esplodere il caso fissando per il prossimo 16 giugno un incontro nazionale dove si discuterà un documento di condanna verso quei politici cattolici - tra i quali lo stesso presidente Biden - che ricevono la comunione pur sostenendo il diritto all'aborto. Negli anni passati ciclicamente ci sono stati vescovi, parroci e persino qualche cardinale che chiedendo coerenza sulla questione pro-life si schieravano per il no alla comunione al democratico Biden.

Il clima è salito alle stelle al punto da indurre il Papa a mandare in esplorazione il cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

In una lettera inviata all'arcivescovo di Los Angeles Jose' Gomez, presidente della Conferenza dei vescovi ha incoraggiato a privilegiare il dialogo, a non andare allo scontro ma soprattutto a scoraggiare eventuali attacchi nei confronti del presidente Joe Biden. 

Il documento sulla «dignità di ricevere la comunione» che potrebbe essere licenziato da parte dei vescovi statunensi finirebbe per mettere in grave imbarazzo il secondo presidente cattolico degli Stati Uniti, apprezzato da Papa Francesco per le sue aperture verso il clima e l'estensione dei vaccini ai paesi poveri tramite l'abolizione dei brevetti. 

Nella lettera inviata dal cardinale Ladaria viene sottolineato che l’aborto pur essendo un tema morale “preminente”, “sarebbe fuorviante se tale affermazione desse l’impressione che aborto e eutanasia da soli costituissero le sole materie gravi per l’insegnamento morale e sociale cattolico che richiedano la più piena adempienza da parte dei cattolici”. Per questo serve un surplus di dialogo con altre conferenze episcopali al fine di imparare reciprocamente a preservare l’unità della Chiesa universale

Prima il dialogo deve avvenire tra i vescovi con l’obiettivo di “mantenere l’unità” della conferenza episcopale e poi dovrebbe essere svolto un dialogo con i politici cattolici che “all’interno della loro giurisdizione adottano una posizione ‘pro-choice’ sulla legislazione relativa all’aborto, all’eutanasia o ad altri mali morali, per comprendere la natura della loro posizione e la loro comprensione del magistero cattolico. «Una volta concluso questo doppio dialogo, l’episcopati “avrebbe il difficile compito di discernere il modo migliore per procedere affinché la Chiesa negli Stati Uniti possa testimoniare la grave responsabilità morale degli ufficiali pubblici cattolici per proteggere la vita umana in ogni suo stadio». 

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