Cardinale Leonardo Sandri, l'argentino che celebrerà la messa delle Palme. Inossidabile curiale perseguitato dall'ombra di Maciel

Nel 2005, durante l'ultimo periodo del pontificato di Papa Wojtyla, quando era ormai gravemente ammalato di Parkinson, fu scelto per dare voce all'anziano pontefice polacco che in quel momento non poteva più parlare per via della malattia avanzata

Cardinale Leonardo Sandri, l'argentino che celebrerà la messa delle Palme. Inossidabile curiale perseguitato dall'ombra di Maciel
di Franca Giansoldati
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Venerdì 31 Marzo 2023, 12:28

Strano destino quello del cardinale argentino Leonardo Sandri, il porporato ottantenne incaricato dal Papa di celebrare al suo posto il rito della domenica delle Palme a San Pietro. Nel 2005, durante l'ultimo periodo del pontificato di Papa Wojtyla, quando era ormai gravemente ammalato di Parkinson, fu scelto per dare voce all'anziano pontefice polacco che in quel momento non poteva più parlare per via della malattia avanzata. Domani Papa Bergoglio uscirà dall'ospedale e ha fatto sapere che sarà Sandri a celebrare rito che introduce alla Settimana Santa, mentre lui si limiterà a presiedere alla messa solenne delle Palme senza salire all'altare, una formula che è stata già sperimentata in passato da quando ha mostrato evidenti problemi di deambulazione.

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Chi è il cardinale Sandri

Sandri è un veterano della curia, passato indenne a diverse stagioni.

Per anni è stato Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Orientale. E' nato a Buenos Aires nel 1943 da genitori emigrati in Argentina provenienti da Ala, in provincia di Trento (per parte materna), mentre la famiglia Sandri è originaria di Lubiara di Caprino Veronese. Di carriera diplomatica, considerato un conservatore e molto abile nei negoziati, nel 1991 è stato nominato reggente della Prefettura della Casa Pontificia e l'anno successivo assessore della Sezione per gli Affari generali della Segreteria di Stato. In quegli anni diventava Segretario di Stato il potentissimo cardinale piemontese Angelo Sodano (da poco scomparso) con il quale ha avuto una buona collaborazione e una sintonia su molti fronti. Sodano successivamente lo ha nominato nunzio in Venezuela e poi in Messico, una sede molto importante dove ha conosciuto e mantenuto rapporti con il messicano padre Maciel Macial Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, oggi considerato tra i peggiori criminali della Chiesa del XX secolo. Venne punito solo da Papa Ratzinger nel 2006 per avere abusato in modo seriale di un centinaio di minori.

Ancora oggi uno dei nodi da sciogliere sul pontificato di San Giovanni Paolo II è proprio relativo ai crimini di Maciel, visto che le denunce delle vittime continuavano ad arrivare copiose in Segreteria di Stato a partire dagli anni Novanta. Atti che per forza di cose passavano sulle scrivanie di Sodano, di Sandri e del cardinale Dziwisz (segretario di Wojtyla). Maciel aveva abusato anche dei suoi due figli naturali, avuti da una donna messicana alla quale era stato legato per decenni, dispensando soldi e corrompendo tanti ecclesiastici per ottenere coperture. Lo scandalo esploso negli Usa alla fine degli anni Novanta venne sempre occultato sistematicamente, anche nell'ultima parte del pontificato di Giovanni Paolo II. Maciel, del resto, era un ricchissimo benefattore, molto bene inserito in Vaticano a ogni livello tanto da riuscire a passare indenne alle richieste di denuncia delle vittime.

 

In quel periodo il cardinale Sandri era Sostituto per gli Affari generali della segreteria di Stato e nel 2007 Benedetto XVI lo ha nominato Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, incarico che ha coperto fino all'anno scorso. Agli inizi del 2005 la sala stampa vaticana, all'epoca sotto il totale controllo della Segreteria di Stato, diramò un comunicato per ribadire che le voci su Maciel erano tutte balle. Nel frattempo i Legionari, giocavano di sponda: «La Santa Sede ha recentemente informato la nostra Congregazione che in questo momento non vi è un processo canonico in corso, né che sarà iniziato, ne' e' previsto per il futuro nei confronti di padre Marcial Maciel, fondatore del medesimo Istituto». Solo pochi mesi prima Maciel aveva persino festeggiato il suo sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale in Vaticano. A leggere l'affettuoso messaggio d'auguri del Papa al posto di Wojtyla (visto che parlava male per via del Parkinson) fu proprio Sandri. «La sua vita è stata segnata da una grande fecondità spirituale (..) La affido caro padre Maciel alla celeste protezione della Vergine Maria, madre dei sacerdoti, e con affetto le invio una speciale benedizione».

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Una delle tante vittime, Alberto Athiè, ha raccontato di avere mandato anche una lettera all'allora cardinale Ratzinger (che era alla Dottrina della Fede) ma di aver ricevuto come risposta un breve messaggio in cui si precisava che «Padre Maciel e' molto caro al Papa e quindi non e' conveniente riaprire il caso».

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