Folla di giovani a San Pietro il Papa come una pop star «Voi avete superato il buio»

Folla di giovani a San Pietro il Papa come una pop star «Voi avete superato il buio»
di Franca Giansoldati
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Martedì 19 Aprile 2022, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 09:31


CITTÀ DEL VATICANO E' stata la carica di energia che ci voleva in Vaticano dopo due anni di desolante isolamento pandemico, con gli ingressi contingentati, i distanziamenti obbligati e i controlli rigorosi. Finalmente piazza San Pietro ieri pomeriggio è tornata a colorarsi, ad essere un contenitore traboccante di ragazzi allegri, arrivati in pullman e in treno da tutte le regioni, all'insegna di una Pasquetta diversa ma soprattutto per marcare il bisogno di normalità.
Prima dell'arrivo di Papa Francesco si sono esibiti diversi cantanti, tra cui anche Blanco, vincitore di Sanremo ma in fondo, la vera star, per gli 80 mila adolescenti era proprio l'85enne pontefice argentino che con la tempra di un nonno li ha esortati ad essere ad andare avanti, a provare gioia della vita, a gettarsi dietro le spalle il buio, a non arrendersi mai.

«Grazie di essere qui! Questa piazza attendeva da tempo di riempirsi della vostra presenza,
dei vostri volti e del vostro entusiasmo. Due anni fa, il 27 marzo, venni qui da solo per presentare al Signore la supplica del mondo colpito dalla pandemia. Forse quella sera eravate anche voi nelle vostre case davanti al televisore a pregare insieme alle vostre famiglie. Oggi, grazie a Dio, siete qui, insieme, venuti da ogni parte d'Italia, nell'abbraccio di questa piazza e nella gioia della Pasqua che abbiamo appena celebrato». Inizialmente si prevedevano 50 mila persone al radunodi preghiera, ma poi, complice la giornata spettacolare, le presenze di questo strano pellegrinaggio sono aumentate fino a raggiungere le 80 mila. «E' stato un po' come quando si rompe un digiuno anche in questo caso la piazza si è riempita di più» ha scherzato Francesco alternando riflessioni profonde (per esempio sulla guerra che lambisce l'Europa) a incoraggiamenti saggi, per esempio cosa fare per neutralizzare le paure. «Bisogna esternarle, raccontarle. A chi? Ai genitori, ai nonni, agli educatori».
Alla generazione Z Francesco ricorda poi che nel linguaggio comunemente usato, seguire una persona significa seguirla sui social. «E va bene spiega - Non c'e niente di male. Ricordatevi pero che Gesu non e sui social ma potete seguirlo lo stesso! Il suo Seguimi e un invito all'amore, un invito a sentirlo nel vostro cuore, a dare il meglio di voi stessi.»

Sul sagrato pieno di fiori gialli si avvicinano al microfono alcuni ragazzini per parlare in pubblico e raccontare la loro esperienza in questi due anni di buio, tra la dad, l'assenza dei compagni di scuola e, per alcuni, l'esperienza ravvicinata della morte per via del covid entrato in famiglia.
Alice con la voce rotta dal pianto evoca la sua nonna che all'improvviso è scomparsa. Un vuoto da riempire e tanta solitudine improvvisa, fino a quando non ha trovato una luce in una amica. Un dono insperato.
Altre testimonianze mostrano i volti di ragazzi normalissimi accomunati dal medesimo cammino di fede, alla ricerca di senso attraverso i rapporti con gli altri e con Dio.
Intanto il tempo sulla piazza passa veloce e Papa Francesco che già si era concesso un lunghissimo giro in papamobile attraverso la folla, ha iniziato a mostrare segni di evidente stanchezza.
SALUTI
Da giorni è tormentato dal dolore al ginocchio e così taglia un lunghissimo discorso e avvia alla conclusione il momento di festa. Mentre si allontana esplode la musica di sottofondo che è quella dei mega raduni di Wojtyla, l'inno delle Gmg che probabilmente ascoltavano anche i genitori dei ragazzi sulla piazza. «Mi raccomando, andate in pace e siate felici».

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