Vaticano, Becciu indagato per associazione a delinquere. Il cardinale registrò di nascosto il Papa sofferente dopo il ricovero

A confermarlo oggi ai giornalisti è stato il promotore di giustizia Alessandro Diddi, che, in apertura della 37/a udienza del processo, ha riferito dell'esito della rogatoria per l'ipotesi di reato associativo

Vaticano, Becciu indagato per associazione a delinquere. E spunta la registrazione di una telefonata al Papa dopo il ricovero
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Giovedì 24 Novembre 2022, 19:35 - Ultimo aggiornamento: 20:24

Il cardinale Angelo Becciu risulta indagato con altre persone per associazione a delinquere in un filone d'indagine aperto dal promotore di giustizia vaticano parallelamente al processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato. A confermarlo oggi ai giornalisti è stato il promotore di giustizia Alessandro Diddi, che, in apertura della 37/a udienza del processo, ha riferito dell'esito della rogatoria per l'ipotesi di reato associativo, nell'ambito della quale il Tribunale di Sassari ha trasmesso in Vaticano i risultati degli accertamenti condotti sulla Cooperativa Spes di Ozieri, guidata dal fratello di Becciu, Antonino.

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IL PROCESSO

Interpellati dai cronisti, sia il card. Becciu che i suoi difensori avv. Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, hanno detto di non sapere nulla di questo ulteriore fascicolo. Pur trattandosi di un'indagine parallela, comunque il pg Diddi ha deciso di depositare le risultanze agli atti dell'attuale processo, ritenendole rilevanti. La documentazione trasmessa dal Tribunale di Sassari in Vaticano tramite chiavetta contiene «una selezione degli atti trasmessi a questo Ufficio», e in particolare annotazioni della Guardia di Finanza di Oristano e una serie di estratti di chat provenienti dai dispositivi telefonici sequestrati a Maria Luisa Zambrano, nipote del cardinale, e al fratello di Becciu. «Ritengo i documenti ricevuti particolarmente rilevanti», ha detto Diddi nel corso dell'udienza. Tra le altre cose ci sono anche «considerazioni su questo Ufficio e sullo stesso Tribunale», come pure considerazioni su giornalisti che secondo gli inquirenti «avrebbero partecipato a una campagna di stampa contro questo processo».

Si parla anche di monsignor Sergio Pintor, ex vescovo di Ozieri morto due anni fa, «che era il vescovo di quando fu aperto il conto utilizzato dalla Cooperativa Spes», e dei suoi legami «con persone di questo processo».

Emersi poi i documenti di trasporto (bolle di consegna« del pane della Coop Spes alle parrocchie - esattamente 928 documenti di trasporto - che sarebbero serviti »a giustificare le somme erogate dalla diocesi alla Spes«. Diddi ha riferito di una vera e propria falsificazione delle bolle di consegna per 18 mila kg di pane, documenti che secondo la ricostruzione della Gdf sarebbero stati realizzati poche settimane prima dell'inizio dell'attuale processo, ma riguardanti consegne di pane risalenti al 2018. A quanto ha spiegato il pg vaticano, le Fiamme Gialle «sono andate parrocchia per parrocchia a cercare i destinatari del pane e nessuno ha riconosciuto la propria firma sui documenti di trasporto». Per quanto riguarda i rapporti tra l'allora vescovo Pintor e la famiglia Becciu, Diddi ha parlato di «pesanti ingerenze della Curia romana sull'attività della diocesi». «Pintor non aveva alcun controllo della Caritas - ha riferito Diddi su quanto emerso dalla rogatoria -: la diocesi e la Caritas erano gestite in sostanza dalla famiglia Becciu. La Procura di Sassari è arrivata alle nostre stesse conclusioni«. Inoltre, riguardo al cosiddetto 'conto promiscuò utilizzato dalla Spes, «mons. Pintor nulla sapeva della sua apertura».

 

E nelle chat emerge che »si cercava un direttore di banca che certificasse che fosse stato mons. Pintor l'autore dell'apertura del conto, che invece non conosceva«. Altre risultanze, quella sui rapporti »cordiali, amichevoli«, di Giovanna Pani, tra i familiari di Becciu, e Cecilia Marogna. Dalla relazione della Gdf di Oristano, infine, secondo Diddi emerge un »fatto inquietante«, il ritrovamento della registrazione di una telefonata tra il card. Becciu e papa Francesco il 24 luglio 2021, tre giorni prima dell'apertura del processo in Vaticano e una decina di giorni dopo l'uscita del Papa dal Gemelli dopo il suo intervento chirurgico al colon. «In Piazza del Sant'Uffizio sono presenti, oltre a Becciu, la Zambrano e una terza persona non identificata«. Dalla registrazione, fatta col telefono della Zambrano e fatta sentire in aula ma a porte chiuse, si ascolta Becciu lamentarsi col Papa, «Lei mi ha già condannato, è inutile che faccia il processo!».

Il porporato parla anche dei soldi versati su indicazione di Cecilia Marogna all'agenzia britannica Inkerman per la liberazione della suora colombiana rapita dai jihadisti in Mali. «Per il riscatto - ha riferito il pg Diddi - Becciu chiede al Papa di confermargli che c'era stata la sua autorizzazione a versare i soldi alla Inkerman. Nelle sue dichiarazioni, il cardinale ha detto che il Papa era al corrente, invece nella telefonata il Santo Padre resta perplesso. D'altra parte era da poco uscito dal suo ricovero, era affaticato». Il resto dell'udienza è stato dedicato oggi all'interrogatorio del testimone d'accusa mons. Alberto Perlasca, ex capo dell'Ufficio amministrativo della Segreteria di Stato nonché parte civile nel processo, testimonianza che continuerà domani con l'esame da parte delle difese

Ecco la trascrizione integrale della registrazione che l'Adnkronos ha potuto visionare

Cardinale Becciu: Oh, sei pronta?

Zambrano: Pronta

(minuto 00.05) si sente un rumore verosimilmente corrispondente all'attivazione dell'apparato telefonico del chiamante.

Cardinale Becciu: Si pronto, Santo Padre.

Papa: Come sta?

Cardinale Becciu: Ehh cosi cosi, Lei come sta? Si sta riprendendo?

Papa: Ehh riprendendomi da poco eh.

Cardinale Becciu: Eh lo immagino, il cammino sarà lungo, un pochino, della ripresa

Papa: Si si.

(minuto 00:26) si sente una voce maschile in sottofondo, che sembra affermare "Mi faccia sentire". Non è chiaro a quale dei due interlocutori sia vicino il quarto partecipante.

Cardinale Becciu: Si, senta Santo Padre io Le sto telefonando come ehh con grande sofferenza …ehhh, cioè io per me quasi non dovrei andare più a processo perché mi spiace ma la lettera che mi ha inviato è una condanna... è una condanna ehh perché ...io Le volevo solo chiedere se alcuni dati, cioè la cosa è questa, che io non posso chiamarLa in Tribunale come testimone, non mi permetterei mai, però ci deve essere una Sua dichiarazione ehh... i due punti sono questi cioè, mi ha dato o no l'autorizzazione ad avviare le operazioni per liberare la suora? Eh, io mi pare glielo chiesi guardi dovrei andare a Londra eeeh eeeh emmm ...contattare questa agenzia che si darebbe da fare, poi le dissi ..ehhh che le spese che ci volevano erano 350 mila euro per le spese di questa agenzia, questi che si dovevano muovere e poi per il riscatto avevamo fissato 500 mila, dicevamo non di più perché mi sembrava immorale dare più soldi alla… aaa... che andavano nelle tasche dei terroristi ….ecco io mi pare che l'avevo informato su tutto questo... si ricorda?

Papa: Quello si mi ricordo ehh vagamente ma ricordo si ce l'avevo si.

Cardinale Becciu: Eh...

Papa: Ma per essere preciso ….eh ho voluto…. eh... chiedere bene bene come erano le cose... eh ho scritto quello no?

Cardinale Becciu: Si, però mi ha scritto le accuse cioè ...eh la teoria degli accusatori dei magistrati, cioè loro mi accusano che ho imbrogliato Lei, che non era vero che io ero stato da Lei autorizzato a fare queste opere, e quindi Lei condivide le accuse di ques...dei magistrati ed io come posso difendermi li se Lei già mi accusa così ...eh ...mi hanno scritto cioè la lettera e proprio giuridica in cui sono le stesse frasi, stesse idee che mi trovo nell'atto di giudizio che mi porta in processo e quindi Lei condivide quelle quelle accuse eh... Lei mi ha sempre detto che è al di sopra non vuole interferire…

Papa: lo sono al di sopra, facciamo una cosa...

Cardinale Becciu: Si...

Papa: Su questo perché non mi da uno scritto perché io devo consultare prima di scrivere, no? Mi invia uno scritto, si narra tutto questo e facendo un'altra relazione, eh?

Cardinale Becciu: Si perché io gliele avevo mandate quella dichiarazioni, forse non sono piaciute non lo so; perché a me basterebbe che mi annullasse questa lettera, poi se mi vuol dare delle dichiarazioni, bene ... cioè dire "ecco, ho autorizzato il Monsignore Becciu quando era Sostituto a fare queste operazioni" a me basterebbe quello…

Papa: Mi scriva tutto questo mi fa il favore perché.

Cardinale Becciu: Eh...

Papa: lo non conosco tutte queste procedure.

Cardinale Becciu: Infatti infatti li hanno preso la mano perché si vede che non è scritto da Lei tutto giuridico.

Papa: No no questo è vero.

Cardinale Becciu: E vero è tutto è tutto diritto, ci conosciamo Santo Padre eh...

Papa: Si si.

Cardinale Becciu: Mancava il padre che mi scrive, li è tutto è tutto diritto, come anche sul segreto di Stato basta che Lei dica "lo osserviamo? No, non lo osserviamo" va bene, siamo liberi di parlare... "Lo osserviamo? Si" ma questa è una decisione Sua Santo Padre, io non La obbligo se non lo osserviamo il segreto di Stato…eeeeeh siamo liberi di dire tutto quello che dobbiamo dire, ecco poi...

Papa: Ho capito.

Cardinale Becciu: Ehh quindi..

Papa: Si, mi invii un po' queste spiegazioni bene e cosa Lei vorrebbe che io scrissi scrivessi.

Cardinale Becciu: Va bene allora io gliele mando, eh?

Papa: E io vedo domani lo vedrò, eh?

Cardinale Becciu: Sì sì sì e certo però se lo fa redigere da chi è dalla parte contraria…chiaro che mi... che...

Papa: No capisco capisco, no cercherò un altro consiglio, eh?

Cardinale Becciu: Va bene va bene Le sono grato Le sono grato davvero Santo Padre.

Papa: Grazie.

Cardinale Becciu: Prego prego prego.

Papa: Grazie preghi per me eh? Grazie.

Cardinale Becciu: Sì sì reciprocamente.

Papa: Grazie.

Cardinale Becciu: Grazie.

Registrazione terminata

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