Il giornale dei vescovi non manca di fare notare che «l'esultanza scomposta, del ministro» e le dichiarazioni che «non sembrano perfettamente aderenti al profilo di una democrazia quale l'Italia risulta ancora essere» rimandano alla sua tolleranza nei confronti di un certo tifo da stadio venato da simboli fascisti o nazisti. «Così facendo vale tutto: se il tifo estremo irrompe nella politica, come soprenderso per l'estremismo politico che irrompe nel calcio?».
«La politica da stadio - si legge - ci riguarda tutti. E perdiamo tutti. Perde la maggioranza e perde l'opposizione. Perde l'Italia e la sua immagine internazionale. Almeno sulla cattura di un terrorista che tanto male ha fatto all'Italia, l'unica reazione auspicabile sarebbe stata quella di una composta unità».
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