Vaticano, l'autorità finanziaria australiana risolve il giallo dei bonifici: indagini chiuse

Vaticano, l'autorità finanziaria australiana risolve il giallo dei bonifici: indagini chiuse
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 19:49 - Ultimo aggiornamento: 19:50

Città del Vaticano - L'Australia chiude le indagini sui trasferimenti misteriosi provenienti dal Vaticano, sui quali si era concentrata l'attenzione degli inquirenti d'oltretevere, nell'ambito della inchiesta partita dalla vendita dell'immobile a Londra. La Polizia Federale Australiana ha spiegato di non aver trovato «alcuna condotta criminale» e ha chiuso di fatto le indagini.

Due settimane fa, sempre dalle autorità australiane, era stato spiegato che tanti dubbi su questi trasferimenti nascevano da un bug informatico dell'authority finanziaria australiana (Austrac) che aveva sovrastimato i flussi sommando quelli vaticani a quelli italiani.

Le indagini sono così andate avanti fino ad oggi per concludersi. La vicenda sembra così chiarita. 

L' Austrac aveva inizialmente reso noto che negli ultimi anni dal Vaticano erano stati trasferiti in Australia 2,3 miliardi di dollari australiani (oltre 1,4 miliardi di euro), una cifra enorme e spropositata che aveva innescato subito speculazioni sull'ipotesi di un tentativo di pilotare il processo per pedofilia a carico del cardinale George Pell, pagando i testimoni che avrebbero dovuto incastrarlo. Nulla di tutto questo ovviamente. 

Austrac ha in realtà sovrastimato i trasferimenti di due miliardi: un errore dovuto ad un errore di codice informatico che ha incluso nella somma dei trasferimenti fatti dal Città del Vaticano anche quelli relativi all'Italia.

Inizialmente era stato calcolato che dal Vaticano erano stati trasferiti 2,3 miliardi di dollari australiani in oltre 40mila transazioni avvenute dal 2014 al 2020, con un picco di 581 milioni nel 2017. Ma dopo aver verificato queste cifre congiuntamente con l'authority finanziaria vaticana, l'Asif diretta da Carmine Barbagallo, ex Banca d'Italia, Austrac, scrive The Australian, ha ammesso che c'era stato un errore di calcolo e che in quel lasso di tempo i trasferimenti dal Vaticano all'Australia erano stati solo 362 per un ammontare complessivo di 9,5 milioni di dollari australiani, pari a circa 6 milioni di euro.

Negli stessi anni, peraltro, 26,6 milioni di dollari australiani sono stati trasferiti in 237 operazioni dall'Australia al Vaticano, probabilmente a titolo caritativo.

 L'arcivescovo di Brisbane Mark Coleridge tempo fa aveva affermato che la conferenza  episcopale stava considerando di chiedere allo stesso Austrac di rendere noti i destinatari di questi trasferimenti e di chiedere al Papa di disporre una indagine per comprendere perché tali trasferimenti fossero stati compiuti. Austrac ha però chiarito che ci sono stati solo quattro trasferimenti all'Australia dalla Segreteria di Stato vaticana, compresi due da parte del cardinal Becciu, tra il 2017 e il 2018, che assommano a 2 milioni di dollari australiani ed erano diretti ad una società a Melbourne, ma sui quali non è stata trovata alcuna prova di condotta criminale.

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