Non c'è pace per Asia Bibi, non potrà lasciare il Pakistan per la revisione del processo

Non c'è pace per Asia Bibi, non potrà lasciare il Pakistan per la revisione del processo
di Franca Giansoldati
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Giovedì 15 Novembre 2018, 17:22
Città del Vaticano - Non c'è pace per Asia Bibi, la mamma pakistana condannata a morte nel 2010 per avere offeso Maometto e assolta nei giorni scorsi dalla corte suprema di Lahore. Asia Bibi per il momento non potrà lasciare il paese a causa della revisione del suo processo in tribunale. La donna cristiana, simbolo della persecuzione islamica, resta protetta in un luogo segreto perchè gli estremisti vorrebbero vederla morta. A dare la notizia è stato il ministro degli esteri di Islamabad, Shah Mahmood Qureshi. «Lei è qui, ci sarà un’udienza sulla revisione, così lei potrà andare via» ha affermato il ministro, specificando che «non ci sono polemiche, lei è qui». Nei giorni scorsi diversi governi, tra cui anche alcuni ministri italiani, avevano manifestato la disponibilità di ospitarla assieme alla sua famiglia.

In un articolo sull'Osservatore Romano, il giornale vaticano, viene chiarito che Asia Bibi non ha alcuna barriera legale che le impedisce di lasciare il Pakistan, ma il governo ha stretto un accordo con gli islamisti per trattenere la donna fino a quando non sarà discussa la petizione per la revisione della sentenza. Già in settimana, durante un colloquio telefonico con il suo omologo canadese, Shah Mahmood Qureshi ha dichiarato che «Asia Bibi è una nostra connazionale e il Pakistan rispetta appieno i diritti legali della donna». Il Canada, come altri paesi, sta considerando la possibilità di concedere asilo alla donna. L’assoluzione di Asia Bibi ha provocato un’ondata di violente proteste da parte dei gruppi islamici più radicali in tutto il Pakistan.
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