In Africa la moral suasion di Papa Francesco è già svanita, il Congo riprecipita nella violenza

C'è stata una ripresa dei combattimenti intorno al capoluogo della provincia orientale di Goma.

In Africa nemmeno la moral suasion di Papa Francesco è servita, il Congo riprecipita nella violenza: il bilancio della Croce Rossa
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Giovedì 16 Marzo 2023, 16:47

Il viaggio del Papa in Congo aveva alimentato tanta speranza nella popolazione locale. Anni di guerriglia latente in diverse zone nel paese, rapimenti, uccisioni, razzie nei villaggi hanno sfibrato la gente e scoraggiato i giovani. Così il mese scorso, quando è arrivato Papa Francesco in Africa, per tutti è stato come ricevere una iniezione di fiducia. Erano in molti ad avere riposto in lui il sogno di pace, immaginando che il peso morale di Francesco potesse aiutare a far riflettere, a trovare spiragli per una composizione negoziale ai contrasti inter-etnici e alle enormi tensioni aperte con il Ruanda e con i signori della guerriglia che seminano terrore.

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Nella Repubblica Democratica del Congo si contano più di 150 milizie per il controllo della terra considerata più ricca di materie prime al mondo. Papa Francesco nei tre giorni come «pellegrino di pace e di riconciliazione» ha urlato con tutte le sue forze contro la corruzione chiedendo di spezzare «il circolo della violenza, smontare le trame dell'odio».

Ad un mese esatto dal viaggio il bilancio è purtroppo ancora negativo. La moral suasion che ha esercitato non è servita a granchè: «Il messaggio di pace e speranza non si è ancora manifestato sotto forma di azioni concrete sul campo o di miglioramenti visibili per la popolazione» ha dichiarato giovedì il capo delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa, Pascal Hundt, all'agenzia di stampa cattolica tedesca (KNA).

Hundt ha purtroppo spiegato che c'è stata una ripresa dei combattimenti intorno al capoluogo della provincia orientale di Goma. E anche le regioni limitrofe di Ituri e Sud Kivu, dove i combattimenti tra militanti armati avevano recentemente gettato la popolazione in una «sofferenza incommensurabile», sono state colpite. Molti abitanti sono nuovamente fuggiti e i prezzi dei beni essenziali sono aumentati drasticamente. L'accesso all'acqua, al cibo e alle cure mediche nella zona del conflitto stava diventando sempre più difficile.

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Papa Francesco durante il suo viaggio aveva incontrato gli sfollati del conflitto nella regione a Kinshasa. L'incontro era originariamente previsto a Goma, la capitale della tormentata regione del Nord Kivu, ma è stato spostato nella capitale congolese per motivi di sicurezza.

Sebbene la situazione umanitaria si sia ulteriormente deteriorata da allora, gli sforzi di pace devono continuare, ha dichiarato Hundt. «È fondamentale che le iniziative diplomatiche e i messaggi di pace e riconciliazione si trasformino in passi e impegni concreti». Nell'attuale situazione disperata, questi sforzi rappresentano un «barlume di speranza» per la popolazione del Congo orientale.

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