Città del Vaticano - La notizia arrivata da Boston, da dove partì la famosa inchiesta del Boston Globe che scoperchiò la tragedia delle coperture della Chiesa ai preti pedofili e dove ora risiede un cardinale – Sean O'Malley – considerato la sentinella numero uno del Vaticano nella lotta alla pedofilia, ha fatto sobbalzare dalla sedia pure il Papa. Ora resta solo da vedere se il pubblico ministero autorizzerà la denuncia per vigilato a sufficienza su un dipendente della diocesi rivelatosi poi un predatore seriale.
Tre vittime di abusi da parte del preside di una scuola cattolica della diocesi americana di fatto accusano il cardinale O'Malley, di non aver "supervisionato adeguatamente un suo dipendente" che tramite il suo ruolo «molestava e aggrediva bambini vulnerabili».
Il cardinale O'Malley è il presidente della Commissione vaticana per la tutela dei minori ed è stato determinante nell'inasprire le misure contro i vescovi che hanno agito con leggerezza nei casi di abusi. Terry Donilon, portavoce dell'arcidiocesi di Boston, ha evitato di rispondere alle accuse tuttavia, ha spiegato in un comunicato, che «alcune delle accuse contenute in questa causa sono state portate all'attenzione della scuola nel 2016, e in quel momento sono state segnalate alle forze dell'ordine e alle autorità di assistenza all'infanzia come parte dell'impegno della Arlington Catholic High School a fornire un ambiente sicuro ai giovani».
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