Vaticano, «I bambini abortiti possono essere considerati martiri?» Nella Chiesa si apre il dibattito

Vaticano, «I bambini abortiti possono essere considerati martiri?» Nella Chiesa si apre il dibattito
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 14:02

Città del Vaticano – I bambini che sono stati abortiti possono essere parificati ai martiri? La domanda tutt'altro che campata in aria continua a rimbalzare all'interno della Chiesa, sostenuta da illustri pareri teologici. Visto che per la dottrina cattolica l'embrione umano e i feti che vengono soppressi attraverso l'interruzione volontaria di gravidanza sono considerati a tutti gli effetti degli esseri umani in potenza, si sta allargando la conseguente riflessione se poter aprire processi canonici regolari per il riconoscimento del martirio dei bambini uccisi dall'aborto. Le autorità vaticane non si sono ancora espresse ma l'ipotesi avanza a passo di carica.

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L'agenzia internazionale cattolica Aleteia non a caso sta diffondendo sui social la campagna di un postulatore delle Cause dei Santi, Giovanni Antonucci, fondatore dell'associazione che si batte per la postulazione di queste cause. La realtà associativa che ha fondato www.martirinonnati.altervista.org da anni interpella il mondo cattolico con una realtà scivolosa e scomoda, fonte di contrasti interni e di dilemmi.

A suo parere si tratterebbe di riconoscere ai bambini non nati il primato della grazia e l'odium fidei riscontrabile nella ideologia del relativismo che ha portato a far approvare nei parlamenti leggi abortiste.

In questi giorni Aleteia - voce molto autorevole e plurilingue - ha diffuso un video contenente l'interrogativo etico che sta alla base di questa campagna. Naturalmente per ora si tratta di una ipotesi e come tale è fonte di dibattiti. Ma il tema dei bambini non nati per la Chiesa resta un nodo sospeso e fonte di grattacapi. Ogni volta che si fa strada la notizia di una sepoltura cristiana per i piccoli resti umani nell'angolo di un qualsiasi cimitero scoppia sempre il putiferio.

Papa Francesco alcuni anni fa ha voluto visitare la parte di un campo santo romano dedicata ai bambini non nati. Secondo Antonucci il fenomeno dei bambini abortiti, considerando l'alto numero di aborti che vengono praticati ogni anno in tutto il mondo, costituisce di fatto una sorta di “olocausto”. Un termine fortissimo che lui ha usato in diverse interviste nel passato.

Sul sito della associazione viene spiegato che oltre al Covid, oggi, esiste un altro tipo di «virus che si annida direttamente nella mente e nello spirito di tante persone, che sta generando molti, ma molti morti in più. Questo si verifica da tanti anni, anche se nessuno ne parla. Per renderci conto di questi dati basta andare sul sito www.worldometers. Tra le altre statistiche - si legge - c’è un contatore che modifica e aggiorna di secondo in secondo il numero di aborti nel mondo, secondo i dati ufficiali dell’Oms. Ebbene, secondo il portale nel 2020 sono stati effettuati in tutto il pianeta 42.655.372 interventi abortivi. Significa che ogni giorno ci sono quasi 117.000 aborti, 4.860 all’ora, oltre 81 al minuto, ben più di uno al secondo ( di bimbi non nati uccisi).  Questi bimbi non sono numeri statistici che rimangono sulla carta che servono per ricerche sociali! Non sono certamente rifiuti speciali degli ospedali! Sono esseri umani, sono persone “scartate” dagli uomini, ma sicuramente amate da Dio».

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