PERUGIA Se quello delle zanzare, e soprattutto dei pizzichi e delle problematiche che portano, è un problema con cui secondo gli esperti potremmo dover convivere fino a dicembre viste le temperature più estive che autunnali, attenzione ai modi che si scelgono per risolverlo.
Perché quello dei braccialetti può rappresentare un raggiro bello e buono da decine, se non centinaia d’euro. Sgomberiamo subito il campo possibili confusioni: alcuni tipi di braccialetto anti zanzare, tipo quelli profumati o alla citronella, possono avere una qualche funzione repellente, diverso però è il discorso per quelli a ultrasuoni. Braccialetti cioè che produrrebbero un suono impercettebile per uomini e animali ma terribilmente fastidioso per gli insetti al punto da tenerli alla larga dalla sorgente e dunque dalla persona che li indossa.
Ebbene, se secondo buona parte del mondo scientifico la funzionalità di questo tipo di difesa è tutta da dimostrare, per diversi consumatori perugini si tratterebbe di una vera e propria truffa. Nel senso di soldi spesi per una funzione irrilevante se non addirittura inesistente. Del tipo: ultrasuoni talmente minimi, se non inesistenti, da non impensierire per nulla le zanzare che anzi hanno continuato a pizzicare come se non ci fosse alcun braccialetto.
Questo il senso delle oltre settanta segnalazioni, sotto forma di racconto scritto e telefonate, giunte in poche settimane agli sportelli perugini dell’Unione nazionale consumatori, presieduta in Umbria dall’avvocato Damiano Marinelli.
Prodotti, secondo quanto si apprende, pubblicizzati per lo più sui social network quando, dalla fine dell’estate ai primi giorni di settembre, la problematica della fastidiosa presenza diurna e notturna delle zanzare era particolarmente sentita.