La Sir cade in Champions, la semifinale d'andata è dei polacchi dello Zaksa (3-1)

I bi-campioni d'Europa fanno tutto bene.Perugia paga gli errori in battuta

La delusione dei giocatori della Sir
di Riccardo Gasperini
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Giovedì 30 Marzo 2023, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 10:06

PERUGIA Si fa in salita la corsa in Champions League per la Sir Sicoma Monini Perugia che ieri si è arresa 3-1 (parziali 25-18, 24-26, 25-19, 25-22) nel fortino dei bi-campioni d’Europa in carica dello Zaksa. La squadra polacca nell’andata della semifinale ha fatto tutto bene, complice un grande Bednorz, un gran muro e un attacco stratosferico. Da parte sua la Sir ha pagato caro il prezzo, soprattutto, di una battuta a corrente alternata. Dopo un avvio difficile, Perugia le ha provate tutte (chiave è stato l’ingresso di Herrera, certezza un grande Giannelli) senza però trovare abbastanza spunti per prendersi la posta. Ritorno giovedì 6 aprile al PalaBarton. La Sir per inseguire il sogno Champions e staccare il pass per la finale di Torino, dovrà vincere (3-0 o 3-1) e fare suo il golden set.

LA PARTITA

Plotnytskyi apre le danze al servizio. Invasione dello Zaksa, che rimedia e rilancia Kaczmarek (3-2). Perugia, scacco del muro avversario (6-3), forza al servizio con Leon ma la ricezione di casa è in serata (8-5). I bianconeri non hanno ritmo (13-6). Anastasi chiede pressione in battuta e cuore in difesa (16-11). Cerca soluzioni anche Giannelli, ma lo Zaksa è impenetrabile (19-14). Flavio spezza il ritmo (22-16), ma la squadra di Sammuelvo passa (25-18). L’urlo di Herrera e la risposta di Bednorz aprono il secondo set, più combattuto. Si fa vedere Plotnytskyi (3-4), ma Perugia paga cara una battuta imprecisa, mentre Sliwka fa centro (8-6). Poi qualche errore al servizio lo fa anche lo Zaksa, aiutando i bianconeri (10-11) in una fase di tira e molla. Zaksa avanti, rimonta di Perugia con un muro in crescita e la forza di Herrera (15-18).

La Sir ingrana la marcia, nonostante un grande Smith (19-19 e 21-23). In un finale teso Perugia alza la voce (24-26). Smith sempre spina nel fianco al servizio, dove Perugia va ancora male (3-1). Flavio, fin qui costante, trova il primo stop (7-4). Ricomincia la fuga lo Zaksa, che nonostante belle difese di Perugia si impone (13-8). Aiutano la squadra avversaria altri errori in battuta (17-13), che avanza con una difesa da applausi (20-14). Giannelli ed Herrera non ci stanno (22-19), ma la strada torna a farsi in salita: 25-19, Zaksa avanti 2-1. Quattro schiaffi di fila gelano la Sir in avvio di quarto set. Anastasi striglia forte i suoi, Herrera prova a rispondere (4-1), ma fermare Sliwka e compagni si conferma impresa dura (8-4). Il muro di Flavio concede ossigeno ai bianconeri (9-7), che rimediano ad un gap pericoloso (15-11). L’ace di Giannelli è la scintilla giusta per ricucire (15-14) e provare a ribaltare (18-16). Ma è ancora il muro avversario a frenare l’assalto dei bianconeri (21-17 e 23-19), che cedono 25-22 con l’ennesimo muro del Kedzierzyn-Kozle ai danni di Semeniuk.

Zaksa: Kaczmarek 14, Janusz 2, Kluth, Bednorz 23, Sliwka 7, Smith 11, Pashitskii 7, Shoji (L), N.E.: Stepien, Wiltenburg, Staszewski, Zalinski, Banach, Huber. All.: Sammelvuo.
Perugia: Giannelli 4, Herrera Jaime 14, Rychlicki 1, Leon 17, Piccinelli (L), Solè 1, Russo 4, Colaci (L), Flavio 8, Semeniuk 3, Plotnytskyi 8, Ropret. N.E.: Cardenas, Mengozzi. All.: Anastasi.
Arbitri: Ivanov, Luts.
Note: durata set: 27', 30', 27', 28'; tot: 112'. Spettatori: 3200.

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